Manchester United, ecatombe nello spogliatoio | I calciatori si multano tra loro

Giocatori dello United alla fine del 2024 (Depositphotos)

Giocatori dello United alla fine del 2024 (Depositphotos FOTO) - goalist.it

Quel che è successo è incredibile, ormai non si capisce più nulla a Manchester. Arrivano persino le multe ai calciatori.

Le multe ai calciatori? Eh, sono una storia interessante. Nonostante guadagnino cifre da capogiro, anche loro devono rispettare regole ferree. Ritardi agli allenamenti, telefonate durante le riunioni, o magari un post un po’ troppo sopra le righe sui social: ecco che parte la multa. 

Alcuni club sono noti per essere particolarmente rigidi. Prendi il Bayern Monaco, per esempio: pare che basti arrivare con due minuti di ritardo per beccarsi una sanzione.

E non parliamo di pochi spiccioli. Anche se, per loro, magari sono giusto noccioline. Ma il punto non è tanto il denaro, quanto mantenere la disciplina e il rispetto nello spogliatoio.

Ci sono poi quei casi clamorosi che fanno il giro dei media. Ricordi Balotelli? Una volta si è preso una multa salatissima per aver lanciato freccette ai compagni delle giovanili. O Neymar, che al PSG si è visto decurtare una cifra astronomica per essersi presentato in ritardo agli allenamenti dopo una vacanza “prolungata”.

Le multe ai calciatori, una questione di principio

Quando pensiamo ai calciatori, ci vengono in mente le auto di lusso, gli stipendi da capogiro e le case da sogno. Ma anche loro, nonostante tutto, devono fare i conti con le regole. E sì, quando le infrangono, scattano le multe. Non parliamo solo di falli o cartellini in campo, ma di cose molto più “terra terra”: arrivare tardi agli allenamenti, dimenticare il dress code o magari fare qualche post fuori luogo sui social. Le società non ci pensano due volte a punire questi comportamenti, perché la disciplina è fondamentale.

E attenzione, non è solo una questione di soldi. Certo, per chi guadagna milioni l’anno, pagare una multa potrebbe sembrare una sciocchezza. Ma il punto è mantenere l’ordine e il rispetto nello spogliatoio. Alcuni club sono famosi per le loro regole ferree: arrivi con cinque minuti di ritardo? Multa. Ti presenti con l’abbigliamento sbagliato? Multa. E così via. Insomma, non importa quanto sei famoso, le regole valgono per tutti. Anche in casa United.

Amorim l'attuale allenatore dello United (Wikipedia Agencia LUSA)
Amorim l’attuale allenatore dello United (Wikipedia Agencia LUSA FOTO) – goalist.it

Quando le multe fanno storia

Ora, lasciami raccontare un episodio che fa capire quanto le cose possano sfuggire di mano. Qualche anno fa, Nemanja Matic, mentre giocava al Manchester United, ha raccontato una storia davvero curiosa. Diceva che, al Chelsea, tutti i giocatori erano super professionali: sempre puntuali, mai un ritardo agli allenamenti. Ma allo United… beh, era un’altra storia. C’erano ritardi praticamente a ogni sessione, soprattutto da parte di Sancho, Pogba e qualche altro “ritardatario” cronico.

Matic e i pochi puntuali si stufarono di questa situazione e decisero di prendere in mano la questione. Così crearono una sorta di “corte disciplinare” interna, con Matic come presidente. Ogni ritardo veniva punito con una multa, e per tenere traccia di tutto, appesero nello spogliatoio una bella lista con i nomi dei colpevoli. Sai quanto raccolsero in una stagione solo con queste multe? Ben 90.000 euro! Roba da non crederci. Insomma, più che una squadra sembrava un bancomat per chi rispettava le regole. Alla fine, tra una risata e un po’ di frustrazione, è chiaro che anche tra i campioni, le regole servono eccome.