Open VAR: tra errori e polemiche, gli episodi più discussi di questa giornata di Serie A

Tocco dubbio di Gatti in Como-Juventus - www.goalist.it

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Decisioni arbitrali sotto la lente d’ingrandimento: tra falli di mano, fuorigioco e sviste regolamentari, il VAR continua a far discutere

Come ogni domenica sera, su DAZN è andato in onda Open Var, la trasmissione che analizza gli episodi arbitrali più controversi della giornata di Serie A. Tra i casi discussi, ha fatto molto parlare la mancata concessione di un rigore al Como per un presunto fallo di mano di Federico Gatti. A commentare la decisione è stato Elenito Di Liberatore, rappresentante dell’AIA, che ha chiarito il motivo per cui il penalty non è stato assegnato: “Questo è un tocco di mano non punibile, ed è giusto non dare il rigore. C’è una discriminante, Gatti l’unica cosa che fa è contendere lo spazio all’avversario e, in questo contesto, tocca il pallone in maniera fortuita nella dinamica dell’azione”. L’episodio è stato accostato a un caso simile avvenuto in Inter-Napoli, in cui Olivera aveva toccato il pallone con il braccio, ma senza che venisse assegnato il rigore, proprio per lo stesso principio.

Durante la trasmissione sono stati diffusi anche gli audio tra gli arbitri e la sala VAR, rivelando il confronto tra i direttori di gara. Si è sentito uno dei varisti far notare che “gli toglie il controllo, la disponibilità del pallone”, ma la conclusione è stata chiara: “No, per me è in appoggio, quindi non è rigore”. Un’interpretazione che, secondo l’AIA, ha portato alla decisione corretta di non assegnare il penalty. Tuttavia, queste spiegazioni non hanno convinto tutti, alimentando ulteriori polemiche sull’uniformità dei criteri adottati nel giudicare i tocchi di mano in area.

Fuorigioco e cartellini: Milan penalizzato, caso dubbio in Torino-Genoa

Altro episodio chiave della giornata è stato il secondo cartellino giallo comminato a Fikayo Tomori durante Empoli-Milan. Al 54’, il difensore rossonero ha fermato con un fallo Lorenzo Colombo, lanciato verso la porta, e l’arbitro Pairetto gli ha mostrato il secondo giallo, lasciando il Milan in dieci uomini. Il problema? Colombo era in evidente fuorigioco, non segnalato né dall’assistente né dal VAR, che in questo caso non poteva intervenire per regolamento. Di Liberatore ha spiegato la dinamica dell’errore: “Il VAR non è potuto intervenire perché è fuori dal protocollo. Se fosse stato un rosso diretto, ci sarebbe stata una revisione, ma con la doppia ammonizione il VAR non può intervenire”. Una regola che, per molti, andrebbe rivista, dato che un secondo giallo può influenzare in modo determinante l’andamento di una partita.

A chiudere la lunga lista di episodi contestati c’è il caso avvenuto al 94’ di Torino-Genoa, quando Sabelli ha trattenuto vistosamente la maglia di Sanabria in area. Il fallo, evidente dalle immagini, non è stato sanzionato né dall’arbitro né dal VAR, configurando un doppio errore. Anche in questo caso, si riaccende il dibattito sull’efficacia del protocollo VAR e sulla necessità di maggiore uniformità nelle decisioni arbitrali, per evitare che situazioni simili possano condizionare l’esito delle partite.