Tu in spogliatoio non ci entri: costretto a cambiarsi fuori | L’assurda regola della big

Arsenal vs Inter nella stagione 2024 2025 (Profilo Instagram arsenal.network)
Il calcio è particolare e a volte complesso, soprattutto per regole che possono sembrarci assurde. Eppure, alcune sono anche molto importanti.
Gli spogliatoi nel calcio non sono solo stanze dove ci si cambia, ma veri e propri santuari con regole particolari, a volte persino bizzarre. Ogni squadra ha le sue tradizioni, alcune legate alla scaramanzia, altre alla disciplina più rigida.
Ad esempio, al Manchester United, durante l’era Ferguson, nessuno poteva sedersi al posto di un giocatore più esperto. I nuovi arrivati dovevano aspettare che gli fosse assegnato un posto, quasi fosse un rito d’iniziazione. E guai a infrangere questa regola!
Un altro caso curioso riguarda il Borussia Dortmund, dove si dice che gli agenti dei giocatori non siano ammessi nello spogliatoio prima o dopo le partite. Un modo per evitare distrazioni e garantire che il gruppo resti unito, senza influenze esterne.
E poi c’è la regola più famosa del Napoli di Maradona: nessuno poteva toccare i suoi scarpini. Venivano sistemati sempre nello stesso punto e spostati solo da lui. Un mix di rispetto e superstizione che dice tanto sull’aura che circondava il Pibe de Oro.
Una regola insolita
Nel calcio ci sono tante tradizioni e abitudini particolari, ma alcune regole possono risultare davvero sorprendenti. Mikel Arteta, tecnico dell’Arsenal, ha recentemente svelato una curiosità che riguarda il giovane talento Ethan Nwaneri (Fonte: TMW), che sta facendo parlare di sé per le sue prestazioni in campo.
Nonostante sia già capace di lasciare il segno nelle partite più importanti, Nwaneri non può ancora vivere appieno l’esperienza dello spogliatoio con i suoi compagni. E non per scelta tecnica o disciplina, ma per una norma ben precisa. La regola è davvero molto particolare, così come le motivazioni.

Il divieto nello spogliatoio
Le regole della FA impongono che i giocatori sotto i 18 anni non possano entrare nello spogliatoio della prima squadra. Questo significa che, anche nei giorni di partita, il giovane Ethan deve cambiarsi da un’altra parte prima di poter raggiungere i suoi compagni per la fase finale della preparazione.
Una situazione paradossale: da un lato è abbastanza maturo da affrontare il Manchester City e segnare gol decisivi, dall’altro è ancora considerato troppo giovane per condividere la stanza con i veterani. Una regola a tutela dei minori che, pur avendo una sua logica, rende il percorso di un talento precoce un po’ più complicato del previsto. Forse una volta i ragazzi “minorenni” che incominciavano a farsi strada tra i professionisti erano di meno, rispetto magari ai tempi odierni dove le squadre a far affidamento sui giovani sono tante. Per una squadra come l’Arsenal ciò può essere limitante.