Fiorentina, e se la soluzione fosse il cambio modulo? Colpani al Monza segnò 14 gol da trequartista, oggi si trova a giocare esterno

Colpani sottotono - www.goalist.it
Colpani in difficoltà come esterno, il trequartista è il suo ruolo preferito. Troppo spesso spalle alla porta avversaria. Come risolvere questo ‘caso’?
Andrea Colpani, nato a Brescia nel 1999, è stato fortemente voluto in estate da Raffaele Palladino, essendo uno dei suoi ‘pupilli’ nel Monza. ‘El Flaco’, così lo chiamano per il suo fisico slanciato e snello, è salito alla ribalta nel 2023/24 grazie al suo ottimo avvio di stagione con indosso la maglia biancorossa (5 gol segnati in 10 partite). Al Monza si è messo in luce proprio con il tecnico partenopeo.
Colpani nei brianzoli giocava come trequartista oppure come mezzala sul centro destra nel 3-4-2-1 schierato da Palladino. Nei due dietro la punta, nella coppia quindi sulla trequarti, il giocatore bresciano saltava spesso l’avversario bruciandolo sul tempo per poi andare al tiro con il suo piede forte, il mancino. In alcune occasioni, in caso di necessità, è stato arretrato da Raffaele Palladino nel ruolo di mezzala, in particolare quando il mister optava per il 3-5-2. Andrea Colpani però non ha mai nascosto qual è la posizione di campo che preferisce: “Il trequartista mi piace di più della mezzala, perché posso attaccare la porta”. L’anno scorso con la maglia del Monza in 35 partite giocate in Serie A, segnò 14 gol (uno ogni 216 minuti) e 4 assist.

Quali sono i motivi dietro le difficoltà di Colpani?
Fino ad oggi la prima stagione di Andrea Colpani alla Fiorentina è tutt’altro che indimenticabile. I motivi di ciò potrebbero essere molteplici, ma il primo va ricondotto alla posizione che ricopre in campo. Quest’anno infatti Raffaele Palladino nella Fiorentina lo impiega nel 4-2-3-1 come esterno destro (a piede invertito). Viene collocato dunque, nel tridente offensivo dietro a Moise Kean. Una posizione, che per i risultati ottenuti (solo 2 gol e 1 assist in A), sembra averlo penalizzato, essendo stato allontanato dalla porta avversaria. Fino ad oggi l’abbiamo visto di più per i ripiegamenti difensivi (a volte preziosi) che non a creare pericoli al limite dell’area avversaria con il suo sinistro. Il secondo gol del Como, siglato da Nico Paz, è arrivato proprio in seguito ad un recupero pallo dei lariani in mezzo al campo, che hanno sradicato il pallone proprio dai piedi dell’ex Monza, che si trovava con il volto rivolto verso la propria porta, e dunque in una situazione di difficoltà.
Una soluzione per cercare di ritrovare la ‘miglior versione’ di Colpani? Un definitivo ritorno della Fiorentina al 3-4-2-1 oppure l’adozione del 4-3-2-1. Sicuramente i viola avrebbero bisogno di un centrale esperto per giocare con la difesa a tre, la scelta dunque potrebbe ricadere su Pablo Marì, recentemente acquistato dalla Fiorentina, ma che per problemi fisici, non ha ancora debuttato in maglia viola. Con questa ipotesi, anche Robin Gosens (oggi ‘sacrificato’ come terzino) ne gioverebbe. Il tedesco sa dettare il ritmo di gioco quando si trova più avanti, ed inoltre ‘galoppando’ sulla fascia avrebbe la possibilità di crossare sul secondo palo oppure di inserirsi e di andare al gol. Anche il 4-3-2-1, permetterebbe ad Andrea Colpani, se fosse piazzato nei due dietro la punta, di tornare in quella mattonella di campo da lui preferita, per tentare di trovare la via del gol. Visto che la Fiorentina, anche nell’ultima gara contro il Como, è apparsa piuttosto ‘Kean-dipendente’, basti pensare al peso della sua assenza, Palladino ha bisogno di trovare delle soluzioni alternative, i gol dalla distanza potrebbero essere un aiuto. Optando per questo modulo, Andrea Colpani verrebbe schierato nel suo ruolo ideale e forse lì, riuscirebbe a tornare quel giocatore incisivo visto al Monza. L’ex Monza ora sarà out, ha riportato nel corso della partita di domenica contro il Como, un trauma contusivo a carico del collo del piede destro, già sede di infortunio tre settimane fa. A causa del nuovo trauma, il calciatore dovrà osservare qualche giorno di riposo assoluto prima di riprendere un lavoro individuale.