Il Frosinone e il sogno Serie A: si rovina la carriera per uno scarpino | Oggi ha aperto una Startup

Illustrazione di un pallone di serie A (Lega Serie A)

Illustrazione di un pallone di serie A (Lega Serie A FOTO) - goalist.it

Ha giocato nel Frosinone ed aveva come sogno quello di giocare in Serie A. Purtroppo, non è andata secondo i piani.

Nel calcio, il talento da solo non basta. Ci sono giocatori che sembravano destinati a una carriera straordinaria, ma tra scelte sbagliate, infortuni o problemi personali, si sono bruciati troppo presto. Eppure, alcuni di loro sono riusciti a reinventarsi e a trovare successo in altri modi.

Adriano è un esempio perfetto. Dopo aver incantato con l’Inter, ha visto la sua carriera crollare tra problemi fisici e personali. Ma invece di perdersi del tutto, ha scelto di tornare in Brasile e vivere lontano dai riflettori, rimanendo comunque un’icona per i tifosi.

Un altro caso è quello di Hidetoshi Nakata. Considerato il miglior calciatore giapponese della sua generazione, ha lasciato il calcio a soli 29 anni, stanco di quel mondo. Oggi è un imprenditore di successo e si occupa della promozione del sake tradizionale giapponese nel mondo.

C’è poi il caso di Jermaine Pennant, talento inglese mai davvero esploso. Dopo una carriera fatta di alti e bassi, ha trovato spazio nel mondo della televisione e del commento sportivo.

Un amore nato sugli spalti

Ci sono storie che iniziano con un colpo di fulmine, e nel caso di Lorenzo Giannotta è stato proprio così. Da ragazzino, il calcio non era ancora un’ossessione, ma tutto è cambiato quando ha messo piede per la prima volta allo stadio Matusa. Vedere i giovani talenti allenarsi su quel campo lo ha fatto innamorare del pallone. Da quel momento, aveva un solo obiettivo: giocare.

La passione è diventata voglia di provarci davvero, e il destino gli ha dato subito un’occasione. Entrato a partita in corso in una gara delle giovanili, ha segnato praticamente subito, impressionando l’allenatore. Una prestazione che gli è valsa una promozione immediata: da quel giorno, si sarebbe allenato con i ragazzi più grandi. Ma il calcio, si sa, è imprevedibile.

Illustrazione di due ragazzini che giocano a calcio (Pixabay FOTO) - goalist.it
Illustrazione di due ragazzini che giocano a calcio (Pixabay FOTO) – goalist.it

Una storia particolare

La sua prima partita con i “grandi” sembrava l’inizio di un sogno. Dribbling riusciti, ritmo alto, ma poi succede qualcosa di assurdo: nel bel mezzo di un’azione, uno scarpino vola via. L’allenatore gli urla di uscire e allacciarlo. Fin qui tutto normale, peccato che, una volta fuori, non sia più rientrato. Né in quella partita, né in quelle successive.

Da lì inizia un periodo complicato. Giannotta viene spostato in una squadra affiliata al Frosinone, continuando a giocare e a crescere. Dopo un paio d’anni, il destino gli offre un’altra chance: torna al Frosinone, ritrova lo stesso allenatore e ci resta per quattro, cinque anni. Gioca, si fa notare, ma alla fine il calcio giocato non sarà il suo futuro. Oggi, invece, ha trovato la sua strada nel mondo delle startup con Gamest, un progetto innovativo nel settore degli eSports. La sua storia è stata raccontata nel podcast Exeed Garage di exeed_ufficiale, dove ha ripercorso quei momenti che hanno segnato il suo percorso.