Caos pirateria: Dazn denuncia la Lega | Il campionato non verrà più trasmesso

Illustrazione del logo di DAZN (Depositphotos FOTO) - goalist.it
DAZN è scatenata ed una serie di azioni legali sono in arrivo. Così è stato deciso, il campionato non verrà più trasmesso.
La pirateria, soprattutto quella legata allo streaming, è ormai diffusissima. Film, serie TV, eventi sportivi… tutto accessibile gratis, ma in modo illegale.
Il fenomeno è cresciuto perché i servizi a pagamento sono tanti e i costi si sommano, spingendo molti a cercare scorciatoie. E’ un fenomeno diffusissimo!
Guardare contenuti pirata può sembrare conveniente, ma nasconde rischi. I siti illegali spesso sono pieni di pubblicità invasive, malware o richieste di dati personali.
Inoltre, la qualità dello streaming è spesso scarsa e soggetta a interruzioni, senza contare che chi gestisce questi siti guadagna sfruttando il lavoro altrui.
Quando gli affari non vanno come previsto
Il mondo dello sport e dello streaming è pieno di colpi di scena, ma questa volta il protagonista non è un gol all’ultimo minuto o un rigore contestato. DAZN ha deciso di trascinare in tribunale la Federazione Francese di Calcio, accusandola di non aver fatto abbastanza per contrastare la pirateria. E non solo: secondo DAZN, la federazione avrebbe pure esagerato con le previsioni sugli abbonamenti, dando numeri fin troppo ottimistici.
E qui nasce il problema. Quando DAZN ha deciso di investire nel calcio francese, gli erano stati promessi 1,5 milioni di abbonati, un bel numero che giustificava l’investimento. Ma la realtà è stata ben diversa: gli utenti effettivi sono stati appena 500.000, lasciando un buco nei conti della piattaforma. E ora DAZN vuole farsi risarcire.

La richiesta danni
E qui arriva il punto caldo della questione, come indicato da Footmercato: DAZN ha presentato una richiesta di 573 milioni di euro di danni. Secondo la piattaforma, la Federazione non solo non ha fatto abbastanza per contrastare i siti pirata, ma ha anche venduto un pacchetto con numeri gonfiati, creando aspettative che poi si sono rivelate completamente fuori dalla realtà.
Non è la prima volta che una grande azienda dello streaming si scontra con le federazioni calcistiche per problemi di abbonamenti e pirateria. Il calcio in TV è un business gigantesco, e quando qualcosa va storto, si finisce subito a parlare di milioni, anzi, centinaia di milioni. Vedremo come andrà a finire questa battaglia legale, ma una cosa è certa: lo streaming sportivo è il nemico numero uno degli streaming legali, e la battaglia sarà ancora lunga e difficile.