Serie A, arbitro confessa dopo il grave errore: “Ho sbagliato” | Ha condizionato il campionato

Doveri nel 2019 (Depositphotos FOTO) - goalist.it
Arriva l’inaspettata confessione dive ammette apertamente di aver sbagliato. Questa sua scelta ha condizionato la partita.
Gli arbitri di calcio sono umani e, come tutti, possono sbagliare. Il problema è che i loro errori finiscono sotto i riflettori, scatenando polemiche infinite tra tifosi, giocatori e allenatori.
Alcuni direttori di gara, però, hanno avuto il coraggio di ammettere pubblicamente i loro sbagli, guadagnandosi rispetto, ma anche critiche.
Uno dei casi più famosi è quello di Byron Moreno, che anni dopo il Mondiale 2002 confessò di aver commesso errori nella direzione di Italia-Corea del Sud.
Anche Mark Clattenburg, ex arbitro di Premier League, ha ammesso di aver arbitrato alcune partite con un certo condizionamento, influenzato da pressioni esterne o dal contesto.
Quando gli arbitri sbagliano (e lo sanno bene)
Nel calcio gli errori fanno parte del gioco, anche quelli arbitrali. Fischi sbagliati, rigori regalati, falli non visti… succede, e succede spesso. Ma la cosa interessante è quando un arbitro ha il coraggio di ammetterlo, perché nel mondo del pallone non è poi così scontato. Di solito, davanti alle telecamere, si difendono a oltranza, magari dicendo che “da quella prospettiva sembrava fallo” o che “la dinamica era poco chiara”. Insomma, le classiche frasi di circostanza.
Eppure, a volte capita che qualcuno dica la verità senza troppi giri di parole. Non in conferenza stampa o davanti ai microfoni, ma direttamente in campo, nel pieno della partita. È lì che vedi il lato umano di un arbitro, quando abbassa la maschera e ammette: “Ragazzi, ho sbagliato”. E non è poco, perché nel calcio l’orgoglio è grande e ammettere un errore richiede una bella dose di umiltà.

La fatidica confessione
Uno di questi episodi lo ha raccontato Emiliano Viviano, ex portiere del Bologna, in un’intervista a TvPlay. Si riferiva a un Bologna-Juventus di qualche anno fa, quando l’arbitro Andrea De Marco fischiò un rigore inesistente a favore di Milos Krasic. “Una cosa ridicola”, ha detto Viviano, ricordando l’episodio con un mix di incredulità e ironia.
Ma la cosa interessante arriva dopo. Durante l’intervallo, De Marco si avvicinò a Viviano e, senza troppi giri di parole, gli disse semplicemente: “Vivio, ho sbagliato”. Niente scuse formali, niente giustificazioni. Un’ammissione diretta, chiara. E Viviano? Gli diede una pacca sulla spalla e se ne andò, senza rancore. “Era finita lì”, ha raccontato, come a dire che nel calcio certe cose si accettano e si va avanti. E forse è proprio questo il modo migliore per affrontarle.