Aggressione all’arbitro: 15 gare di squalifica | La sua stagione finisce qui

Doveri nel 2019 (Depositphotos FOTO) - goalist.it

Doveri nel 2019 (Depositphotos FOTO) - goalist.it

15 gare di squalifica sono tante, questo perché ha aggredito l’arbitro senza nessun ritegno. Purtroppo la stagione termina subito!

Purtroppo, le aggressioni agli arbitri nel calcio sono un fenomeno che continua a verificarsi, sia nei campionati dilettantistici che in quelli professionistici. Spesso nascono da proteste e frustrazioni di giocatori, allenatori o tifosi che non accettano una decisione arbitrale.

Nei tornei amatoriali, la situazione è ancora più delicata. Qui gli arbitri si trovano spesso senza protezione e con poca sicurezza, diventando il bersaglio di insulti e, nei casi peggiori, di vere e proprie aggressioni fisiche. 

Anche nel calcio professionistico, sebbene più raro, si verificano momenti di tensione estrema. Giocatori che si avvicinano minacciosamente all’arbitro, allenatori che protestano in modo violento e tifosi che lanciano oggetti dagli spalti sono scene che, purtroppo, si vedono ancora.

La soluzione? Serve una cultura sportiva diversa, con più rispetto per chi dirige la partita. Campagne di sensibilizzazione, pene più severe e maggiore tutela per gli arbitri sono fondamentali per garantire che il calcio rimanga uno sport, e non un campo di battaglia.

Una situazione grave

Nel calcio si protesta spesso contro gli arbitri, ma quando lo fa il presidente di un club importante, le conseguenze possono essere pesanti. Pablo Longoria, numero uno dell’Olympique Marsiglia, ha decisamente esagerato con le sue dichiarazioni dopo la sconfitta per 0-3 contro l’Auxerre.

Subito dopo la partita, nei corridoi dello stadio Abbé-Deschamps, ha accusato l’arbitro Jeremy Stinat di corruzione, vera corruzione, sfogandosi anche contro la gestione della Ligue 1. Longoria ha parlato chiaramente di un campionato pilotato.

L'illustrazione di un paio di manette (Pixabay)
L’illustrazione di un paio di manette (Pixabay FOTO) – goalist.it

Le conseguenze

Non poteva passarla liscia. Dopo essere stato convocato a Parigi dalla Ligue de Football Professionnel (LFP), Longoria ha ricevuto la sentenza: sospeso per 15 giornate. Una decisione dura, che lo esclude dalle attività ufficiali del club fino a fine stagione. Il suo direttore sportivo, Medhi Benatia, non se la passa meglio, visto che è già stato sospeso per tre mesi per un comportamento sopra le righe durante un match di Coppa di Francia contro il Lille.

Sulla questione è intervenuto anche Sébastien Deneux, presidente della commissione disciplinare, che ha ribadito con fermezza quanto sia importante il rispetto per gli arbitri. Insomma, la Ligue 1 ha voluto dare un segnale forte, sperando che in futuro il clima intorno agli arbitri sia meno velenoso. Ma conoscendo il mondo del calcio, non sarà così semplice, si può solo sperare in una situazione migliore.