È finita per sempre: la F1 perde un fuoriclasse | Non inizia nemmeno il campionato

Illustrazione del logo della F1 (Depositphotos FOTO) - goalist.it
Sembra che la sua avventura sia finita, la F! perde un grandissimo professionista. E si ritira prima dell’inizio del campionato.
La Formula 1 è uno sport spietato, dove anche i migliori possono decidere di andarsene o essere messi da parte. Negli ultimi anni, abbiamo visto campioni assoluti lasciare il circus, spesso prima di quanto i tifosi avrebbero voluto.
Uno dei casi più clamorosi è stato quello di Sebastian Vettel, quattro volte campione del mondo, che ha detto addio tra nostalgia e disillusione.
Anche Fernando Alonso, pur essendo tornato, ha avuto una lunga pausa dal 2018 al 2021, dopo che la McLaren gli aveva offerto solo delusioni.
E poi ci sono quelli scartati troppo presto, come Daniel Ricciardo, che ha dovuto lasciare la McLaren a fine 2022, nonostante fosse uno dei piloti più talentuosi e spettacolari in griglia.
Un addio che pesa
Ci sono volti in Formula 1 che diventano parte dello spettacolo tanto quanto i piloti. Non sono quelli che salgono sul podio, non firmano autografi nei paddock, ma senza di loro il circo non sarebbe lo stesso. Calum Nicholas è uno di questi. Sempre lì, tra il caos dei pit stop, tra un dado serrato al millimetro e una battuta tagliente sui social. Ora, però, ha deciso di voltare pagina.
Dopo anni passati nel cuore dell’azione, ha annunciato che è arrivato il momento di “appendere la tuta al chiodo”. Un annuncio che ha sorpreso molti, perché non si parla di un semplice meccanico, ma di uno di quelli che hanno vissuto e respirato ogni istante della Red Bull campione del mondo. E come sempre, quando uno del team lascia, non è mai solo una questione di lavoro: è la fine di un’era.

Il suo futuro
Nicholas non sparirà del tutto dal mondo della F1. A partire dal 2025, assumerà un nuovo ruolo come ambasciatore della Red Bull Racing. Niente più pistole per le gomme e strategie al volo durante i pit stop, ma un compito diverso, più istituzionale. Continuerà a rappresentare il team, raccontando la F1 da un’altra prospettiva, probabilmente con lo stesso spirito diretto che lo ha reso una voce riconoscibile tra gli addetti ai lavori.
Del resto, il suo percorso parla chiaro: 13 anni da meccanico Red Bull, 15 anni in Formula 1, una presenza fissa nei box di Verstappen e soci. Non solo: è stato anche attivo sui social e nei podcast, raccontando il dietro le quinte del paddock senza troppi filtri.