Gudmundsson in una partita con la Fiorentina (ACF Fiorentina foto) - www.goalist.it
FIORENTINA-LECCE 1-0, le pagelle di Stefano Borgi.
DE GEA: 6,5 un solo intervento a metà primo tempo, non trascendentale ma decisivo. Un grande spavento su Danilo nel finale, ma la porta resta inviolata. Bravo e fortunato.
PONGRACIC: 6 notoriamente non avvezzo alla difesa a tre, il croato invece si disimpegna bene, sia di testa che in anticipo. Per oggi promosso.
(dall’80’ COMUZZO): S.V.
PABLO MARÌ: 6,5 il posizionamento è la sua forza, lo spagnolo non fa fatica e si fa trovare puntuale nelle chiusure. Detto che il banco di prova Lecce è tutt’altro che irresistibile.
RANIERI: 6 discreto in fase difensiva, impreciso in quella offensiva. Un paio di sortite sono state da vero difensore… nell’accezione peggiore del termine.
DODÒ: 6,5 il calcio è più semplice di quanto si pensi: da esterno a esterno, Dodò crossa, Gosens conclude. Mezzo voto in più per il brasiliano, il cross per il tedesco è un cioccolatino scartato a dovere.
(dall’87’ MORENO): S.V.
N’DOUR: 6,5 primo tempo da vero “todocampista”, basculante fra la trequarti ed il centrocampo. Il ragazzo accompagna l’azione e recupera palla, con maturità inaspettata. Cala nella ripresa, ma la prova resta positiva.
MANDRAGORA: 6 il solito lavoro sporco che, se vinci, è produttivo. Se invece perdi (o pareggi, soprattutto col Lecce in casa) è deleterio. Stasera ha prodotto tre punti.
CATALDI: 6 si limita ad un lavoro di raccordo e recupero palla apparentemente impalpabile, nella sostanza invece utile e funzionale.
(dal 68′ FAGIOLI): 5 non si vede, non è calato nella squadra.
GOSENS: 7 idem con patate come per Dodò. L’ex Atalanta guadagna qualche metro e dopo 9 minuti raccoglie i frutti. Anche il rigore (ahimè fallito da Beltran) nasce da un suo colpo di testa.
ZANIOLO: 6 si vede che la punta centrale (in questo si alterna con Beltran) non è il suo ruolo, però l’ex-pianticella ce la mette tutta. Accontentiamoci.
(dall’87’ GUDMUNSSON): 5 sbaglia due gol,, anche se uno in fuorigioco. E in soli 9 minuti.
BELTRAN: 6 la solita percezione di un’insostenibile leggerezza. Dovrebbe giocare in area di rigore, invece arretra, prova il dribbling e regolarmente perde palla. Si riscatta nel finale: è vero che sbaglia un rigore, però prende una traversa (che balla ancora) e manda in rete Gudmunsson… che spreca.
All. PALLADINO: 6,5 lodevole il tentativo di invertire la caduta pressoché verticale. Difesa a tre, centrocampo a 4… premiamo la buona volontà. Ed i tre punti.
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