Oh no, è successo di nuovo: “Sono stato derubato” | Attimi di terrore per il calciatore napoletano

I Napoli mentre alza la Supercoppa nel 2014 (Wikipedia Hanson K Joseph FOTO) - goalist.it

I Napoli mentre alza la Supercoppa nel 2014 (Wikipedia Hanson K Joseph FOTO) - goalist.it

Purtroppo l’episodio è stato deleterio per il calciatore, che non ha saputo come reagire. Sono sempre situazioni spiacevoli!

Essere calciatore non significa solo fama e soldi, ma anche diventare bersagli per i ladri. Negli ultimi anni, i furti nelle case dei giocatori sono aumentati, spesso mentre sono impegnati in partite o allenamenti.

Molti top player hanno subito rapine: Benzema, Pogba, Di Maria, fino a Messi. A volte i ladri entrano quando le case sono vuote, altre volte minacciano direttamente i giocatori o le loro famiglie.

I furti non avvengono solo in Spagna o Francia, ma anche in Italia e Inghilterra. Nel 2023, a Milano, è toccato a Theo Hernández, con la compagna e il figlio presenti. 

Nonostante allarmi e sorveglianza privata, il problema continua. Molti calciatori ormai scelgono di vivere in zone super protette o con sicurezza armata. Ma la realtà è chiara: essere ricchi e famosi significa anche attirare attenzioni indesiderate.

Napoli, tra amore e follia

Napoli è una città che ti travolge, nel bene e nel male. Marek Hamsik lo sa bene: ha vissuto momenti incredibili, circondato dall’affetto di una tifoseria che lo ha amato come una leggenda, ma ha anche sperimentato il lato più caotico di questo amore. In un’intervista a Sport24.sk, ha raccontato quanto fosse assurdo, a volte, anche solo uscire di casa. Certi posti era meglio evitarli, perché bastava che qualcuno lo vedesse in giro per far partire il passaparola e, nel giro di pochi minuti, si ritrovava circondato da gente che voleva una foto, un autografo, un momento con lui.

Un episodio gli è rimasto particolarmente impresso: un giorno entra in un negozio per comprare qualcosa per suo figlio, normale routine da papà. Peccato che la voce si sia sparsa in un lampo, e in poco tempo il negozio si è riempito di tifosi al punto che hanno dovuto chiuderlo per evitare il caos. Alla fine, è dovuta intervenire la polizia per scortarlo fuori. Scene surreali, che mostrano quanto il calcio a Napoli sia una vera e propria religione. E per Hamsik, che ha sempre cercato di accontentare tutti nel limite del possibile, era un’esperienza al tempo stesso incredibile e stancante.

Marek Hamšík in azione nel 2016 (Wikipedia Football.ua FOTO) - goalist.it
Marek Hamšík in azione nel 2016 (Wikipedia Football.ua FOTO) – goalist.it

Il lato oscuro della popolarità

Ma non è tutto tifo e applausi. Essere un personaggio famoso significa anche attirare attenzioni indesiderate, e Hamsik ne sa qualcosa. “Sono stato derubato”, ha raccontato a Sport24.sk, ammettendo che alcune situazioni erano decisamente preoccupanti. Non una, ma ben due volte gli hanno strappato l’orologio dal polso in mezzo alla strada, scene da film che però nella realtà fanno tutt’altro che ridere.

Avere una vita normale, con quella visibilità, era impossibile. Hamsik ha cercato di non farsi condizionare troppo, ma è chiaro che certe cose lasciano il segno. L’amore dei tifosi era qualcosa di unico, ma a volte diventava soffocante.