Bremer (Juventus FC Foto) - www.goalist.it
di Maria Ilenia Agrippino
A causa dell’infortunio al legamento crociato anteriore, Motta sta facendo a meno di Gleison Bremer da ormai cinque mesi, a tal proposito ci chiediamo quanto tale guaio pesi alla Juventus di oggi
Dopo l’addio di Massimiliano Allegri, il club bianconero ha deciso di puntare tutto sull’ex tecnico del Bologna Thiago Motta, reduce da un’annata straordinaria con i rossoblù, culminata con la qualificazione in Champions League. L’arrivo di Motta segna un cambio di rotta per la Juventus che sembra puntare su un calcio moderno, propositivo e basato sul controllo di gioco. Già dalle prime decisioni stagionale si percepisce in casa della ‘Vecchia signora’ un’aria nuova, con l’arrivo, su richiesta del tecnico italo-brasiliano, di giocatori giovani e la valorizzazione di talenti già presenti in casa Juventus. Questo ha comportato l’addio di personaggi importanti sia in campo che nello spogliatoio.
Ad oggi, guardando non tanto la posizione in classifica dei torinesi, piuttosto l’esclusione da Coppa Italia e Champions League e a seguito del match allo Stadium contro i bergamaschi della scorsa domenica viene da chiedersi: qual è il problema di questa Juventus? Cosa ha drasticamente peggiorato l’andamento della squadra rispetto alle prime giornate del campionato? Sicuramente le motivazioni sono svariate ma, agli occhi dei tifosi ce n’è una che risalta più delle altre, un momento specifico della stagione: l’infortunio di Gleison Bremer durante Lipsia-Juventus dello scorso 2 ottobre, dove il difensore brasiliano ha rimediato la lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro che lo ha costretto a fermarsi e terminare la stagione fuori dal rettangolo verde.
Con i dati alla mano quello che sembra lampante è che vada differenziata una Juventus con e una senza Bremer; partiamo dai dati in Serie A: qui il conto è facile, infatti, con Bremer in campo nei match contro Como, Verona, Roma, Empoli, Napoli e Genoa, la Juventus ha subito 0 gol. Super clean sheet per i bianconeri come non accadeva da tempo e pochissime occasioni da gol concesse agli avversari. Senza il centrale brasiliano, al contrario, i bianconeri sembrano più fragili. Contro due squadre totalmente differenti e con obiettivi incongrui i dati sbalordiscono: nello scontro con il Napoli dello scorso settembre la Juventus (con il centrale in campo) subisce 8 tiri totali, mentre contro il Cagliari, senza Bremer già fermo dopo l’infortunio, i bianconeri hanno subito 9 tiri in porta, a distanza di sole due partite. La differenza sembra minima, ma quando ci spostiamo in Champions League si possono vedere differenze più sostanziali: Bremer ha giocato, interamente si intende, solo la partita contro il PSV in casa. In quell’occasione i bianconeri avevano subito una rete, vincendo il match 3-1. Nelle partite successive la Juve ha subito ben 10 gol. Analizzando alcuni numeri l’effetto sarà quello di rimanere a bocca aperta a causa dei tiri subiti dai bianconeri, basta guardare la partita contro lo Stoccarda dove sono stati ben 22. Sicuramente sono state affrontate nel corso dei mesi partite diverse e avversari diversi, è vero, ma l’assenza di Bremer è stata ed è decisamente pesante, soprattutto in Europa.
Questo articolo è stato realizzato nell’ambito del corso di Giornalismo Calcistico ed Uffici stampa organizzato dall’Élite Football Center.
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