Mazzata senza precedenti: squalifica enorme per il calciatore della nazionale azzurra | Stagione finita

Illustrazione di una maaglia dellaazionale (Depositphotos FOTO) - goalist.it
Ciò che è accaduto è incredibile, in modo del tutto negativo. La squalifica è stata applicata immediatamente.
Nel calcio, le squalifiche possono essere un colpo durissimo, soprattutto quando arrivano nel momento sbagliato. Alcuni giocatori si vedono togliere il finale di stagione per una somma di ammonizioni, un’espulsione diretta o, nei casi peggiori, per comportamenti fuori dal campo. E quando succede, non c’è rimedio: la stagione finisce prima del previsto.
I casi più pesanti riguardano le squalifiche per doping o violazioni disciplinari. Paul Pogba, ad esempio, ha visto la sua carriera fermarsi per un lungo stop per doping. In passato, giocatori come Pep Guardiola e Edgar Davids hanno subito lo stesso destino. Anche scommesse e scandali extra-campo hanno rovinato carriere, come nel caso di Tonali, costretto a uno stop forzato.
Ci sono poi le squalifiche per cartellini rossi pesanti, magari per falli violenti o risse. Un caso storico è quello di Zinedine Zidane, che ha chiuso la carriera con l’espulsione nella finale del Mondiale 2006 per la testata a Materazzi. Alcuni giocatori, invece, pagano caro gesti di frustrazione o insulti agli arbitri, beccandosi stop di diverse giornate proprio sul più bello.
Alla fine, una squalifica lunga è peggio di un infortunio: almeno se ti fai male sai che è sfortuna, mentre se vieni punito, spesso è perché hai sbagliato qualcosa. E guardare i tuoi compagni lottare mentre sei in tribuna è una sensazione che ogni calciatore vorrebbe evitare.
Un limite che non va superato
Nel calcio, si può discutere su tutto: rigori dubbi, espulsioni esagerate, falli più o meno cattivi. Ma ci sono cose che non dovrebbero mai far parte del gioco, e una di queste è il razzismo. Purtroppo, nonostante le mille campagne di sensibilizzazione, ogni tanto capita ancora di sentire storie di insulti che vanno oltre la competizione, oltre la rivalità sportiva, oltre il rispetto. Ed è successo di nuovo, questa volta in Serie B, con protagonista Franco Vazquez della Cremonese.
Chi lo conosce sa che è un giocatore di talento, con una carriera di tutto rispetto tra Italia e Spagna. Ma quello che è successo lo ha messo sotto i riflettori per il motivo sbagliato. Dopo la partita contro il Bari, il suo nome è finito nelle carte del Giudice Sportivo, e la sentenza è stata pesante.

La squalifica e la decisione del Giudice Sportivo
Il Giudice Sportivo di Serie B ha deciso per una squalifica di 10 giornate, una vera e propria stangata per Vazquez. La motivazione? Insulti razzisti rivolti al giocatore del Bari Mehdi Dorval al termine del match del 15 febbraio. La decisione è arrivata dopo l’analisi del rapporto dei collaboratori di gara e della relazione aggiuntiva della Procura Federale, che ha confermato l’episodio.
Una punizione severa, ma inevitabile. Il regolamento parla chiaro: episodi di discriminazione razziale non possono essere tollerati. La squalifica significa che la stagione di Vazquez è praticamente compromessa, un duro colpo per lui e per la Cremonese, che dovrà fare a meno di un giocatore chiave.