Lavorava in banca, lascia tutto per un posto in Eccellenza | Il suo sogno si è realizzato: ora è in Premier

Illustrazione del logo della Premier League (Depositphotos FOTO) - goalist.it
La sua scalata è stata lenta, ma graduale, fino a guadagnarsi un posto ai vertici. Sta vivendo un vero e proprio sogno!
Nel calcio ci sono storie incredibili di giocatori, allenatori e dirigenti che hanno iniziato facendo lavori completamente diversi prima di arrivare ai massimi livelli. Non tutti sono cresciuti nelle accademie o nei settori giovanili di grandi club, alcuni si sono fatti strada partendo da contesti lontanissimi dal pallone.
Jamie Vardy, ad esempio, lavorava in fabbrica e giocava nelle serie minori inglesi prima di esplodere con il Leicester e vincere una Premier League da favola. Anche Antonio Conte, prima di diventare un allenatore vincente, studiava e aiutava il padre nel negozio di ferramenta di famiglia.
Ma non ci sono solo giocatori: Arrigo Sacchi, uno dei tecnici più rivoluzionari della storia, vendeva scarpe prima di farsi strada nel mondo del calcio. Nessuno credeva in lui, perché non aveva mai giocato ad alti livelli, eppure con il suo Milan ha cambiato il modo di intendere il calcio.
Queste storie dimostrano che il talento e la determinazione possono portarti ovunque, anche quando il percorso sembra impossibile. A volte, il sogno di una vita può realizzarsi partendo dai luoghi più impensabili.
Tre strade per arrivare al successo
Diventare un dirigente di un club come l’Arsenal non è certo roba da tutti. Ci sono tre modi per riuscirci: essere una leggenda del calcio, il che restringe già parecchio la selezione; studiare, ottenere master prestigiosi e farsi strada a livello manageriale; oppure… partire da una banca di un piccolo paese della provincia italiana. Sì, proprio così.
E qui entra in gioco Andrea Berta, un nome che forse non tutti conoscono ma che nel mondo del calcio conta eccome. La sua storia sembra uscita più da un film che da un libro di economia sportiva. Un percorso fatto di talento, intuito e un pizzico di fortuna, che lo ha portato dalle scrivanie di un istituto di credito alle stanze dove si decidono i grandi affari del mercato calcistico.

Una scalata eccezionale
Berta nasce e cresce a Pievedizio, frazione di Mairano, un piccolo borgo in provincia di Brescia, dove la vita scorre tranquilla tra campi e chiesette. Il suo primo impiego? Non in un club di Serie A, ma in una filiale della Bcc con sede a Pompiano Franciacorta. Un inizio decisamente lontano dai riflettori. Eppure, da lì, il suo viaggio nel calcio inizia a prendere forma.
Con dedizione e un occhio sempre attento al talento, si fa strada nel mondo del calcio fino a diventare uno dei dirigenti più richiesti in Europa. Tanto da essere ora in corsa per il ruolo di direttore sportivo dell’Arsenal, dopo anni di successo con l’Atlético Madrid.