Perché Tudor può essere il nome perfetto per la Juve

Photo LiveMedia/Ettore Griffoni Verona, Italy, February 27, 2022, italian soccer Serie A match Hellas Verona FC vs Venezia FC Image shows: Verona's Head Coach Igor Tudor gestures LiveMedia - World Copyright

Esonerato Thiago Motta, arriva Tudor. Allenatore che può incarnare il DNA bianconero e al contempo fare una rivoluzione

Non avevamo già visto questo copione? La Juventus manda via Massimiliano Allegri e punta su un allenatore dalla filosofia opposta, un “giochista” per fare una rivoluzione a livello di gioco e di mentalità. Era già successo nel 2019, quando arrivò Sarri. Quest’ultimo vinse lo Scudetto con pochissimo margine, ma fu comunque mandato via, probabilmente per incompatibilità con alcuni senatori della squadra, e perché il gioco del Napoli non si era assolutamente visto, né tantomeno la compattezza allegriana.

La Juve punta dunque su un allenatore giovane ed emergente, Andrea Pirlo, che aveva vestito la maglia bianconera da allenatore. Tuttavia, la sua stagione si rivela tutt’altro che esaltante, al netto di una Coppa Italia vinta. Il tecnico sembra non riuscire né ad esprimere un gioco spumeggiante, né soprattutto a trasferire ai suoi la dovuta “cattiveria” agonistica. A fine stagione le strade si separano.

Fonte Foto: Skysports.com

Di nuovo Allegri

Si arriva dunque al ritorno di Massimiliano Allegri. Lo “spirito Juve” si era perso provando a cambiare, e memore dei successi del tecnico toscano, la dirigenza lo richiama per rimettere a posto le cose. Sono anni non idilliaci quanto il primo ciclo, con molti problemi, inclusa la penalizzazione per il caso plusvalenze, con la Juve che un giorno era in zona Champions e quello dopo ottava o nona, ma Max, pur non mettendo in mostra un gioco brillante, centra gli obiettivi. Si qualifica sempre in Champions (se la penalizzazione non ci fosse stata) ed esce di scena vincendo l’ennesima Coppa Italia, venendo mandato via dopo la famosa sfuriata proprio al termine di quella partita. Probabilmente anche perché indigesto alla nuova dirigenza. Poche partite per Montero, un altro che ha il DNA bianconero ma a cui manca l’esperienza in panchina.

Allegri sulla panchina della Juve
Allegri sulla panchina della Juve (Juventus.com FOTO) – goalist.it

La nuova rivoluzione

Dunque, all’inizio della stagione corrente, la panchina della Juventus viene affidata a Thiago Motta, ancora una volta un tecnico giovane ed emergente, e che fa bel gioco (per chi non guardava tutte le partite del Bologna, a dir la verità). Si vuole di nuovo cambiare mentalità, ma stavolta la squadra sembra pronta. Allegri ha centrato gli obiettivi ma non ha certo vinto altri Scudetti, dunque è stata sfatata l’illusione che per vincere bastasse il ritorno del tecnico livornese, sicuramente più “gestore” di campioni che “potenziatore”, e per questo nuovo corso bianconero serve un allenatore di questo secondo tipo.

Sembrano esserci i presupposti per vedere una Juve in lotta per il campionato. Thiago non è l’ultimo arrivato: lo scorso anno ha portato a una storica qualificazione in Champions il Bologna, e viene fatto un mercato molto oneroso per aiutarlo. Tuttavia, Motta dimostra difficoltà ad integrarsi con l’ambiente e con molti giocatori. Basti pensare a molti “epurati” da un momento all’altro, come Fagioli, che ora sta ben figurando alla Fiorentina, o il capitano Danilo, messo alla porta a gennaio. O addirittura pensiamo a Dusan Vlahovic, attaccante che venne pagato a peso d’oro e doveva essere la punta di diamante della squadra. Inoltre, nelle dichiarazioni Thiago si dimostra spesso saccente e arrogante, e se te lo puoi permettere quando vinci, come stava facendo ad inizio stagione, certo non puoi farlo quando le cose vanno male.

Tanti, tanti pareggi e alcune sconfitte umilianti, come l’uscita dalla Champions per mano del modesto PSV Eindhoven, l’eliminazione dalla Coppa Italia e, da ultimo, il 3-0 subito dalla Fiorentina. Un Thiago che non ha messo in mostra, dunque, risultati eccellenti, ma neanche un bel gioco, con infiniti passaggi orizzontali ed un “appiattimento” della squadra anche a livello mentale. Cosa è mancato? Probabilmente la consapevolezza di essere alla Juventus, il sapere cosa devi o non devi fare o dire quando siedi su quella panchina. In poche parole, il “DNA” bianconero.

Fonte foto: Profilo Instagram Juve

Tudor: perché può essere il nome giusto

DNA bianconero che sicuramente ha colui che sarà il nuovo allenatore, ovvero Igor Tudor. Ha vestito la maglia bianconera ma non solo: ne ha incarnato in pieno i valori. Potreste asserire che lo stesso valeva per Pirlo, ma il discorso è differente. Infatti, Tudor ha qualcosa che Andrea non aveva: buoni risultati alle spalle da allenatore, oltre al tipo di comunicazione giusta per quell’ambiente. Ed in più ha anche un gioco moderno, molto differente da quello di Motta, basato su pressione e gioco verticale.

Dunque, potremmo sicuramente trovarci di fronte a un traghettatore, ma Igor Tudor potrebbe anche prendersi la Juventus del futuro: ha tutte le carte in regola per farlo.

 

Ufficiale: Tudor è il nuovo allenatore della Juventus. Contratto fino a giugno con opzione per il 2026