Altro che Italia, viene prima l’università: “Ho fatto il test d’ingresso in ritiro” | La rabbia del CT
Illustrazione della maglia dell'Italia (LaPresse FOTO) - goalist.it
Prima lo studio e poi il calcio. Questo ragazzo non solo si è dedicato agli allenamenti, ma anche allo studio.
La Nations League ci ha regalato, ancora una volta, emozioni contrastanti. Prima la sconfitta con la Germania, di quelle che ti fanno arrabbiare ma che in fondo ti aspettavi un po’ (perché loro, quando girano, sono tosti da battere) .
Poi il pareggio nel secondo match, un 3-3 che sembrava una piccola rivincita, ma che in realtà ha lasciato in bocca quel sapore un po’ triste, tipo quando pareggi ma sai di aver perso un’occasione.
Purtroppo, le partite sono state gestite male e i convocati non hanno entusiasmato. Una delle poche sorprese è sicuramente Moise Kean che ha fatto ben sperare, almeno fino agli ultimi minuti di gioco.
Ma quel goal preso in calcio d’angolo, è da dimenticare. Ma non saranno in tanti a farlo, proprio perché sottolinea un po’ l’ingenuità di giocatori che, a quel livello, non dovrebbero permettersi errori simili. Ora bisogna affrontare un girone e battere la Norvegia per sperare nella qualificazione.
Tra calcio e libri…
Se la situazione “tra i grandi” fa disperare, e non poco, tantissimi italiani, dall’altra parte abbiamo ancora piccoli campioni che cercano di crescere e formarsi. Vittorio Magni è uno di quelli, ed è stato convocato nella Nazionale Under 19 dal ct Alberto Bollini, e già questo non è poco.
Ma la cosa davvero particolare è che, nel bel mezzo del ritiro azzurro, lui ha sostenuto il test d’ingresso alla facoltà di Giurisprudenza della Cattolica. Sì, proprio durante la chiamata in Nazionale. “Ho fatto il test d’ingresso in ritiro”, ha raccontato in un’intervista sul sito della FIGC (fonte: figc.it).
Un talento che cresce
Nel frattempo, però, il campo continua a parlare per lui. E anche bene. Nell’ultima partita con l’Under 19, contro i pari età della Spagna, Magni ha servito l’assist per il gol del momentaneo 2-1 di Liberali. Poi la partita è finita 2-2, ma il gesto resta: quello di un giocatore attento, generoso, sempre nel vivo del gioco. E martedì arriva un’altra sfida bella tosta: contro la Francia, al Ceravolo di Catanzaro. Un test anche questo, anche se molto diverso da quello in aula.
Magni è l’esempio di una nuova generazione di calciatori che non vogliono vivere solo di sogni con la palla tra i piedi. Costruire, prepararsi, avere un piano B, o magari un piano A alternativo è sintomo di lungimiranza. Vediamo cosa accadrà in futuro.