PAZZIA MILAN: il nuovo allenatore arriva dal Basket | Presentata la bozza del contratto

Illustrazione del Milan nel 2025 (LaPresse FOTO) - goalist.it

Illustrazione del Milan nel 2025 (LaPresse FOTO) - goalist.it

Se gli allenatori di calcio non bastano, allora bisogna pescarne uno dal mondo del basket. Era praticamente tutto pronto!

Diciamolo senza troppi giri di parole: questa stagione del Milan è stata un mezzo disastro. Tanti alti e bassi, pochi lampi, troppa confusione. I tifosi, che sono abituati a soffrire ma anche a sognare in grande, e così, nei bar e sui social, si è tornati a parlare di “vecchi tempi”, di quando il Milan era davvero qualcosa di speciale.

È normale, quando le cose vanno male, aggrapparsi al passato. Un passato glorioso, pieno di nomi che hanno fatto la storia: Gullit, Van Basten, Baresi… ma anche Sacchi, Capello,

E proprio prima dell’arrivo di Arrigo Sacchi, nella stagione 1986-1987, il Milan passava un periodo simile a questo caratterizzato da sconfitte, risultati non ottenuti, cambio di allenatore (da Liedholm a Capello).

Considerando che anche gli anni precedenti al 1986 non sono stati proprio esaltanti tra la serie B e posti lontani dalla parte alta della classifica. E proprio in quel periodo, il Presidente Berlusconi pensò ad una soluzione particolare.

Quando Berlusconi pensò ad una leggenda

La storia risale agli anni d’oro, quelli in cui Silvio Berlusconi aveva appena preso in mano il Milan e cercava qualcosa di rivoluzionario. Voleva cambiare tutto, rompere con la tradizione. E per farlo, secondo quanto racconta Peterson stesso, aveva avuto un’idea fuori dagli schemi: mettere sulla panchina rossonera qualcuno che non venisse dal mondo del calcio.

Un motivatore, più che un tecnico. Uno capace di lavorare sulla testa dei giocatori, sull’atteggiamento. E chi meglio di Dan Peterson, che con l’Olimpia Milano aveva vinto tutto e aveva un carisma unico? Così, Berlusconi chiese un parere al suo agente, Bruno Bogarelli. La risposta fu quasi entusiasta: Dan secondo il suo agente, era capace di ogni cosa. Ma alla fine, per fortuna, o purtroppo, chissà, scelsero un altro nome: Arrigo Sacchi.

La leggenda Dan Peterson nel 2011 (LaPresse FOTO) - goalist.it
La leggenda Dan Peterson nel 2011 (LaPresse FOTO) – goalist.it

Una risata tra amici e un’occasione sfiorata

Peterson l’ha presa con filosofia. Non c’è mai stato rancore, anzi: ancora oggi, racconta lui stesso, ci scherza su ogni tanto, sia con Galliani che con lo stesso Sacchi. Chissà come sarebbe andata se davvero Dan fosse finito in panchina a San Siro. Magari il Milan avrebbe inventato il pressing a zona… con la difesa a uomo del basket!

La verità è che il calcio e il basket sono mondi diversi, ma l’idea di Berlusconi dimostra quanto, in quegli anni, il Milan fosse un laboratorio di idee pazze e visioni ambiziose. Oggi, mentre la squadra fatica e i tifosi sperano in un futuro migliore, riscoprire queste storie fa quasi bene.