Proprio come Sinner: altro tennista si accorda con la Wada | “Ha ammesso violazione delle regole”

Sinner pensieroso durante una partita (Depositphotos FOTO) - goalist.it
E’ una situazione particolare, che sembra molto simile alla vicenda Sinner. Anche un altro atleta si accorda con la Wada!
Negli ultimi tempi il mondo del tennis sembra vivere una fase piuttosto delicata, non solo per i risultati in campo, ma soprattutto per quello che succede dietro le quinte.
Una notizia che ha fatto molto rumore è l’accordo tra Jannik Sinner e la WADA. Non si tratta di una violazione accertata, va detto subito, ma piuttosto di un’intesa per chiarire in modo definitivo alcune procedure legate ai controlli.
Sinner ha collaborato, ha fornito documentazione e, secondo chi ha seguito da vicino la vicenda, ha fatto tutto nella massima trasparenza. È un tema spinoso, perché quando si parla di antidoping il confine tra sospetto e realtà è sottilissimo.
Al momento, la situazione sembra essere ingestibile. Non si conosce effettivamente il confine (netto) che potrebbe portare il prossimo giocatore ad essere sospeso.
Un’altra sospensione
Thomas Fancutt, attualmente al numero 123 del ranking di doppio e con un passato da singolarista, ha deciso di accettare una sospensione provvisoria per aver violato l’articolo 2.2 del Tennis Anti-Doping Programme (TADP).
A renderlo pubblico è stato un comunicato dell’ITIA, l’organismo internazionale che si occupa proprio della lotta al doping nel tennis. Niente mezze parole: Fancutt “ha ammesso violazione delle regole” (fonte: comunicato ITIA), scegliendo di fermarsi volontariamente a partire dal 19 marzo 2025.
Un déjà-vu ma più “silensioso”
A colpire di questa storia è anche il silenzio del diretto interessato. Fancutt, a differenza di Purcell, per ora ha scelto di non rilasciare nessuna dichiarazione. Nessun commento, nessuna spiegazione. E chissà se lo farà. La situazione è delicata, certo, ma il fatto che non ci sia stata nemmeno una breve nota pubblica alimenta inevitabilmente dubbi e discussioni. In questa maniera, sarà difficile capire la gravità della situazione, cos’è successo e cosa accadrà in futuro al giocatore.
Il parallelo con il caso di Purcell è quasi naturale. Max Purcell ha violato, infatti, l’articolo 2.2 del Tennis Anti-Doping Programme assumendo, anche se in modo non intenzionale, un’infusione di vitamine oltre il limite consentito. L’ha ammesso lui stesso, spiegando di aver superato la soglia senza rendersene conto .La sensazione, però, è che nel tennis stia crescendo una certa preoccupazione generale. Perché tra accordi riservati, ammissioni, e silenzi pesanti, il tema antidoping non è più una questione marginale. E ogni nuovo caso, piccolo o grande che sia, lascia un’ombra in più su uno sport che, almeno all’apparenza, sembrava immune da certi scivoloni.