È deciso, sarai il bomber del futuro: né Kolo Muani e né Vlahovic | La Juve investe 40 milioni

Dusan Vlahovic (Instagram Vlahovic Foto) - www.goalist.it
La Juve è in continua evoluzione, ed i cambiamenti sono tanti da fare e sicuramente il prossimo anno vedremo una situazione diversa.
La Juventus sta lavorando sottotraccia per ridisegnare il suo attacco in vista della prossima stagione. L’attuale coppia offensiva formata da Vlahovic e Kolo Muani, almeno sulla carta, è di quelle che fanno paura.
Uno è fisico, potente, sa far salire la squadra; l’altro è rapido, tecnico, e nei movimenti ricorda certi attaccanti “di rottura” che spaccano le difese. Ma nonostante questo, l’impressione è che qualcosa manchi ancora.
Forse un terzo profilo, più giovane, meno “costruito”, uno che possa entrare in punta di piedi e magari esplodere nel tempo. O forse, semplicemente, qualcuno che sappia dare più varietà al reparto offensivo.
Ed è qui che entra in gioco la voce che arriva dalla Serie A, e con Tudor appena arrivato, il discorso è ancora più aperto: serve gente adatta al suo tipo di calcio, intenso e verticale.
Un talento intrigante
Santiago Castro non è più solo una promessa. A Bologna, sotto la gestione Motta, ha preso fiducia e minuti, e in poco tempo è diventato un punto fisso dell’attacco rossoblù. I numeri sono lì a parlare: 10 gol e 8 assist in 38 presenze stagionali. Ma più dei numeri, colpisce la personalità. Ha 20 anni ma gioca con la tranquillità di uno che sembra averne almeno cinque in più.
Non è il classico centravanti statico: si muove tanto, sa giocare spalle alla porta ma anche attaccare la profondità. Tecnicamente è pulito e ha uno stile che ricorda certi attaccanti argentini vecchio stile: un po’ garra, un po’ eleganza. Insomma, uno che può crescere ancora tanto. Non a caso, anche l’Inter lo segue con attenzione da tempo.

Un interesse reale
Secondo quanto riportato da La Repubblica, la Juventus avrebbe già messo Castro nella lista degli obiettivi per il prossimo mercato estivo. L’idea è chiara: portarlo a Torino per affiancarlo (e farlo crescere) accanto a profili più esperti come Vlahovic e Kolo Muani.
Il fatto che abbia già accumulato più di 2.500 minuti in stagione dice tanto: è pronto, regge il livello, e ha ancora margine. E in un attacco che ha bisogno di alternative dinamiche, uno come lui può davvero fare comodo. Ora la palla passa a Giuntoli e alla dirigenza: serve muoversi in fretta, perché Castro non è più un segreto.