Ti cambio subito di ruolo: prima mossa pazza di Tudor | Allo Stadium preparano i fischi

Igor Tudor di profilo (LaPresse FOTO) - goalist.it
Igor Tudor è già pronto a rivoluzionare la squadra, e la prima cosa che farà sarà un cambio di ruolo. Funzionerà questa scelta?
Igor Tudor è ufficialmente il nuovo allenatore della Juventus. Dopo l’addio (piuttosto rapido) a Thiago Motta, la società ha scelto di puntare su un volto conosciuto. Ex difensore bianconero, Tudor torna da allenatore con la missione di dare subito una scossa. E con lui, la Juve cambia di nuovo pelle.
Il suo stile è chiaro: intensità, compattezza, pressing alto e tanta, tanta corsa. Niente fronzoli, poco possesso palla fine a sé stesso. È uno che lavora duro e pretende lo stesso dai suoi. Non sarà forse il più elegante, ma è concreto — e alla Juve, questo non dispiace affatto.
Negli ultimi anni ha fatto bene un po’ ovunque: al Verona ha fatto miracoli, al Marsiglia si è fatto rispettare, e anche da vice di Pirlo alla Juve aveva già lasciato buone impressioni. Adesso però il salto è grosso: non si tratta più di aiutare, ma di guidare tutto.
Certo, subentrare dopo settimane di incertezza non è mai facile, e il tempo per costruire sarà poco. Ma Tudor conosce la casa, sa come funziona l’ambiente e non parte da zero. Ora tocca a lui rimettere insieme i pezzi e riportare la Juve dove merita.
Nuove idee, nuovi ruoli
Quando arriva un allenatore nuovo, una delle prime cose che fa è guardare i giocatori con occhi diversi. E capita spesso che qualcuno finisca a giocare in un ruolo inedito, magari impensabile fino a qualche mese prima. Igor Tudor, si sa, non è uno che ha paura di cambiare le carte in tavola. E pare che abbia già qualche esperimento in mente.
Il suo calcio è intenso, verticale, e molto fisico, ma c’è anche spazio per soluzioni creative. Non è il tipo da “facciamo come sempre”, insomma. E infatti, tra i nomi che potrebbero cambiare posizione ce n’è uno che sorprende parecchio: Manuel Locatelli.

Locatelli…cambia vita!
Secondo quanto riportato da Tuttosport, una delle idee che Tudor starebbe valutando è quella di arretrare Locatelli in difesa. Non più mediano davanti alla retroguardia, come lo vedeva Thiago Motta nel suo 4-2-3-1, ma addirittura perno centrale di una linea a tre. Una specie di regista arretrato, insomma, incaricato di far partire l’azione sin dal basso con visione e piede pulito.
È una mossa che ha senso, se ci pensi: Locatelli non è il classico frangiflutti, è più uno da costruzione. E in quella posizione, con due difensori puri ai lati a coprire, potrebbe avere tutto il tempo e lo spazio per impostare senza troppa pressione. Certo, ci vorrà un po’ per adattarsi, ma l’idea è intrigante.