Si è aperta la testa: dramma durante la partita | Trasporto urgente in ospedale

Illustrazione di alcuni soccorritori e di una barella (Depositphotos FOTO) - goalist.it
Purtroppo l’infortunio è stato terribile, una scena drammatica. E’ stato trasportato d’urgenza in ospedale!
Gli infortuni alla testa nello sport sono una cosa seria, molto più di quanto si pensi. Spesso non si vedono subito, ma lasciano segni profondi. E non parlo solo delle botte violente: anche piccoli colpi ripetuti possono fare danni enormi nel tempo.
Nel calcio, ad esempio, si discute sempre di più dei colpi di testa. Ex giocatori come Jeff Astle o concetti tipo la “demenza pugilistica” hanno acceso un campanello d’allarme. Oggi molti club monitorano i sintomi, ma non sempre basta.
Poi c’è il football americano, dove la questione è diventata gigantesca. La NFL è stata costretta ad affrontare anni di silenzi e casi tragici. I caschi proteggono, sì, ma non annullano l’impatto sul cervello.
La verità è che non si scherza. Una botta alla testa non è solo una “sberla”. Può cambiare una carriera. A volte anche una vita. E vale per tutti gli sport, dal rugby alla boxe.
Un problema di…testa
Ci sono partite che si dimenticano in fretta e altre che restano impresse per sempre. Quella tra Crystal Palace e Millwall in FA Cup, l’1 marzo, è di sicuro tra le seconde. Non tanto per il risultato o per il gioco espresso, ma per un fallo che ha fatto il giro del mondo. E a subirlo è stato Jean-Philippe Mateta, uno che magari non finisce spesso in prima pagina… ma stavolta ci è finito eccome.
Il centravanti francese, in forza al Palace dal 2021, è rimasto coinvolto in uno degli scontri più brutali mai visti in un campo da calcio. E no, non è un’esagerazione giornalistica. È proprio roba da film horror. E la cosa assurda? Lui all’inizio voleva pure continuare a giocare.
Un infortunio gravissimo
Il colpo gliel’ha rifilato il portiere del Millwall, Liam Roberts, con un’uscita kamikaze al nono minuto di gioco. Gamba tesa, dritta in faccia. Un impatto devastante. Mateta è crollato a terra, soccorso subito, maschera d’ossigeno, barella. Ma lui, testardo, pensava solo a rientrare. Infatti, ha raccontato a Sky Sport che la sua intenzione era quella di tornare a giocare.
Solo che non era un graffietto. Nonostante non sentisse dolore, e vedesse solo un po’ di sangue, l’orecchio (letteralmente) gli pendeva dalla testa. Una scena tremenda, e per concludere in bellezza gli hanno diagnosticato un trauma cranico. La situazione sarebbe potuta degenerare, ma alla fine se l’è cavata (più o meno).