Tragedia Fabio Grosso: aggredito davanti a tutti | Gravi ferite alla testa

Illustrazione di un fabio grosso sconfortato (Depositphotos FOTO) - goalist.it
La tragedia che ha colpito Grosso è indescrivibile, quasi impossibile da raccontare. Ma cosa gli è successo?
Gli allenatori di calcio sono sempre nel mirino, ma a volte la critica sportiva si trasforma in qualcosa di molto più grave: le aggressioni. Che siano tifosi furiosi, giocatori esasperati o addirittura dirigenti frustrati, capita che la tensione sfoci in episodi violenti.
Ci sono stati casi di allenatori inseguiti sotto casa, minacciati fuori dallo stadio o addirittura aggrediti fisicamente dopo una sconfitta. Alcuni hanno ricevuto spintoni in campo, altri sono stati bersaglio di oggetti lanciati dagli spalti. Insomma, quando il calcio diventa ossessione, il confine tra tifo e follia si assottiglia.
E non parliamo solo di piccole realtà o campionati minori. Anche in Serie A e nelle coppe europee si sono visti episodi assurdi, con allenatori costretti a scappare da tifosi inferociti o a viaggiare con la scorta per evitare guai peggiori.
Il calcio è passione, ma certe reazioni sono ingiustificabili. Un allenatore può sbagliare, può perdere partite, ma la violenza non è mai una risposta. Alla fine, è solo uno sport, e certi eccessi rovinano tutto.
Questo non è calcio!
Il calcio è passione, adrenalina, un mix di emozioni che ti fanno saltare dalla sedia per un gol all’ultimo minuto. Ma a volte questa passione si trasforma in qualcosa di brutto, in un eccesso che va oltre il semplice tifo. E quando succede, il confine tra amore per il gioco e pura follia diventa pericolosamente sottile. È quello che è successo a Fabio Grosso e alla sua squadra, in un episodio che ha poco a che fare con lo sport e molto con la violenza gratuita.
Immagina di essere su un pullman, pronto per una partita importante, e all’improvviso esplode il caos: sassi che volano, vetri che si infrangono, urla, sangue. Un’immagine che non dovrebbe mai essere associata a una partita di calcio, e invece è accaduto davvero, lasciando tutti sotto shock.
La vergogna per lo sport
Il 29 ottobre 2023, il pullman dell’Olympique Lione stava arrivando allo stadio Vélodrome per affrontare il Marsiglia, quando è stato preso di mira da tifosi locali. Tra i feriti c’era Fabio Grosso, allenatore della squadra ed ex campione del mondo con l’Italia nel 2006. Colpito al volto da schegge di vetro, ha riportato una ferita sopra la cavità oculare, un’immagine che ha fatto il giro del mondo.
Due giorni dopo, Grosso ha rotto il silenzio con un messaggio amaro, definendo l’episodio “una tragedia per lo sport”. Le sue parole sono state un duro monito su come il calcio, a volte, perda completamente il senso della misura. Il Lione, ancora scosso dall’accaduto, ha chiesto che le future partite contro il Marsiglia si disputino in campo neutro, per garantire maggiore sicurezza.