Milan-Paratici, tutto fermo: la corsa al nuovo direttore sportivo è di nuovo aperta

Fabio Paratici, fumata nera con il Milan

Fabio Paratici, fumata nera con il Milan

I rossoneri si allontanano da Fabio Paratici: troppi dubbi sulla squalifica fino a luglio e sull’inchiesta Prisma legata alle plusvalenze 

La trattativa tra il Milan e Fabio Paratici per il ruolo di direttore sportivo ha subito una brusca frenata. Nonostante i colloqui iniziali positivi e una sintonia apparente con l’a.d. Giorgio Furlani, il nodo della squalifica sportiva – valida fino al 20 luglio – si è rivelato insormontabile. Il club, che pure aveva considerato di aggirare il problema, ha preso atto dei limiti operativi troppo rigidi per un dirigente chiamato a guidare le strategie di mercato già da adesso.

Il tema si è fatto ancora più delicato nel momento in cui sono entrati in gioco gli aspetti legali: Paratici è infatti coinvolto anche sul piano penale nell’inchiesta Prisma. Il Milan ha cercato di tutelarsi con l’inserimento di clausole rescissorie legate a un’eventuale condanna, ma le trattative tra gli avvocati non hanno prodotto l’accordo sperato. Di fatto, la società ha deciso di non procedere, preferendo non assumersi un rischio così pesante in una fase tanto cruciale della pianificazione estiva.

Tornano in gioco Tare, D’Amico e Manna

Con l’uscita di scena di Paratici, il Milan riapre la corsa alla poltrona da direttore sportivo. Igli Tare, ex dirigente della Lazio, torna ad essere un’opzione concreta. La sua lunga esperienza nel calcio italiano, sia da giocatore che da dirigente, e la sua abilità nel lavorare con risorse contenute lo rendono un profilo molto gradito alla proprietà. Anche Tony D’Amico, attualmente all’Atalanta, resta tra i nomi in evidenza, forte dei successi ottenuti a Bergamo e di una visione moderna nella costruzione delle squadre.

Un altro nome sul taccuino è quello di Giovanni Manna, oggi legato al Napoli. Il giovane dirigente ha raccolto buoni consensi, ma la sua situazione contrattuale potrebbe complicare le trattative. La dirigenza rossonera, consapevole dell’importanza strategica di questa scelta, intende muoversi con attenzione per non commettere errori: il nuovo d.s. avrà il compito di scegliere anche il prossimo allenatore e guidare il mercato estivo.