“Ha rifiutato Roma e Milan: lui sa cosa vuole”: blitz nella notte, pronto alla firma solo a una condizione, lo SCUDETTO

Illustrazione del pallone dei Mondiali 2022 (Depositphotos FOTO) - goalist.it

Illustrazione del pallone dei Mondiali 2022 (Depositphotos FOTO) - goalist.it

Ha rifiutato grandi squadre come Milan e Roma, ma lui sa esattamente cosa fare. Il tutto è legato allo scudetto.

Ci sono giocatori che, da un giorno all’altro, decidono di cambiare maglia senza troppi giri di parole. Fino al giorno prima sembrano fedeli alla causa, il giorno dopo firmano con un altro club e salutano tutti con un post sui social.

A volte è questione di soldi, inutile girarci intorno. Offerte troppo grosse per dire di no, e il cuore – se c’è – resta un dettaglio. Altre volte invece c’entra la voglia di vincere, di giocare la Champions, o semplicemente di sentirsi al centro di un progetto.

Quello che lascia perplessi è la velocità con cui tutto succede. Un minuto sei bandiera, il minuto dopo stai già facendo le foto con la nuova maglia. E ai tifosi, spesso, non resta che ingoiare il rospo.

Certo, il calcio è cambiato, ormai è anche business. Però un po’ di coerenza, ogni tanto, non guasterebbe. Perché le bandiere vere stanno sparendo, e con loro anche un po’ di poesia.

Quando dire “no” è la scelta più forte

Nel calcio moderno, dove quasi tutti corrono dietro alla maglia più blasonata o all’ingaggio più ricco, trovare qualcuno che resta dove ha iniziato un progetto… beh, fa strano. Eppure, Cesc Fabregas, uno che di top club ne ha vissuti parecchi, ha deciso di restare proprio dov’è. Al Como. 

Secondo quanto raccontato da Ivan Zazzaroni (Fonte: Pressing), sia il Milan che la Roma gli avevano fatto delle proposte per portarlo nei rispettivi staff. E non si parla di chiacchiere al bar, ma di offerte vere. E lui? Niente, ha ringraziato e rifiutato. Ha detto “no” a due panchine importanti per continuare quello che ha iniziato sul lago. 

Fabregas in panchina (LaPresse FOTO) - goalist.it
Fabregas in panchina (LaPresse FOTO) – goalist.it

Una scelta di cuore

Fabregas ha deciso di rimanere fedele al Como, puntando sulla continuità e sulla crescita del club. Perché, diciamocelo, costruire qualcosa da zero ha un fascino che certe squadre già “fatte e finite” non possono darti. Il progetto lo sente suo, e non è solo una questione di risultati, ma di identità, di legame con l’ambiente, di visione a lungo termine.

Rimanere lì, dove magari nessuno si aspetta la tua permanenza, è quasi una dichiarazione d’amore. Dopo 17 presenze in serie B come calciatore del Como, con 2 assist all’attivo, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo e di diventarne l’allenatore. Quest’anno si trova al tredicesimo posto e sono quasi salvi, ma sicuramente Fabregas cercherà di portare il Como ancora più in alto.