Roma, il “sogno sta per diventare realtà”: firma a un passo, Friedking convinti al 99%

Illustrazione della bandiera della Roma (Pixabay FOTO) - goalist.it

Illustrazione della bandiera della Roma (Pixabay FOTO) - goalist.it

Il progetto continua ad andare avanti, e diventa sempre più ambizioso. Ora manca davvero poco per questo piccolo passo in più.

Negli ultimi anni, il progetto Roma ha preso una piega molto ambiziosa, soprattutto da quando la famiglia Friedkin ha rilevato il club nel 2020. In molti, all’inizio, non sapevano bene cosa aspettarsi da questi imprenditori texani. Ma con il tempo hanno dimostrato di fare sul serio: investimenti corposi, silenzio stampa strategico e una gestione molto americana, sobria e concentrata sui fatti più che sulle parole.

Sul piano sportivo, però, le cose sono andate un po’ a singhiozzo. C’è stata l’emozione della vittoria in Conference League con Mourinho in panchina, un trofeo europeo, che non è mai poco, ma da lì in poi è mancato il salto di qualità. La Champions è rimasta un miraggio e il tanto chiacchierato stadio di proprietà a Pietralata, che doveva essere il motore del rilancio, si è arenato.

Anche a livello tecnico non c’è stata troppa continuità: via Mourinho, poi dentro De Rossi, un passaggio per Juric e perfino un ritorno nostalgico di Ranieri. Tante idee, ma ancora poca identità definita in campo. E la squadra sembra non riuscire a trovare quel passo costante per stare con le big.

Detto questo, i Friedkin non hanno mai dato segni di volersene andare. Anzi, girano voci che stiano valutando altri investimenti nel calcio europeo, tipo l’Everton. Segno che nel mondo del pallone ci credono eccome. Ora resta da vedere se tutta questa energia e questi soldi si tradurranno finalmente in un progetto vincente.

Tra sogni e realtà

Quando i Friedkin sono arrivati alla Roma nel 2020, c’era un’aria di entusiasmo, di quelle che ti fanno dire “ok, stavolta si fa sul serio”. Americani, riservati, zero proclami e tanti fatti. Hanno buttato giù un sacco di soldi, non solo per comprare il club, ma anche per sistemare i conti e dare un’identità più solida al progetto. E per un po’, sembrava che le cose stessero davvero girando per il verso giusto.

Poi, come sempre succede con la Roma, la realtà ha cominciato a complicarsi. Sì, c’è stata la gioia della Conference League vinta con Mourinho ma la continuità non è mai arrivata davvero. Il nuovo stadio, quello promesso a Pietralata, che doveva essere un pilastro del rilancio, è finito nel solito pantano di burocrazia e resistenze locali. 

Illustrazione di un pallone (Pixabay FOTO) - goalist.it
Illustrazione di un pallone (Pixabay FOTO) – goalist.it

Un aiuto in più

Nel mezzo di tutto questo, spunta il nome di Lorenzo Vitali (Fonte: Il Corriere dello Sport). Classe ’86, avvocato, uno che non fa rumore ma lavora sodo. È entrato nel club nel 2020 nello staff legale, e da lì ha iniziato una scalata silenziosa ma decisa. Non è uno da interviste roboanti o grandi uscite pubbliche, ma dietro le quinte è uno che conta.

Ha messo mano a dossier delicati come il progetto dello stadio e gestito i rapporti con le istituzioni sportive con una certa abilità. Pare che i Friedkin lo stimino parecchio, tanto che si vocifera vogliano affidargli un ruolo ancora più centrale nel club.