“Rimpallo fortuito e gol”: Inzaghi la fotografa così e carica: “Calendari, assenze, rigori: ma niente paura”

Inzaghi e lo stemma dell'Inter (LaPresse FOTO) - goalist.it
Inzaghi cerca di vedere tutti i lati positivi, e non solo negativi della partita. Non colpevolizza completamente i suoi giocatori.
Ci sono allenatori che, anche nei momenti più tosti, non mollano di un centimetro. Squadra in difficoltà, calendario infernale, infortuni… eppure loro sono lì, a caricare tutti come se dovessero giocarsi una finale ogni domenica.
Non è solo motivazione da spogliatoio, eh. È proprio un’energia che trasmettono con lo sguardo, con le parole, anche solo con la presenza. Riescono a trasformare la fatica in orgoglio, la stanchezza in grinta. E la squadra, anche se è a pezzi, li segue.
A volte, quando vedi certe partite vinte contro ogni pronostico, dietro c’è proprio questo: un allenatore che non ha permesso ai suoi di abbattersi. Che ha fatto credere a tutti che, anche se sembra impossibile, qualcosa di bello si può sempre tirare fuori.
Alla fine, questi allenatori non sono solo tecnici. Sono leader veri. E il bello è che, spesso, anche nei momenti peggiori, riescono a far amare ancora di più il calcio a chi li segue.
Quando devi tirare fuori il cuore
Nel calcio, come nella vita, ci sono quei momenti in cui va tutto storto. Partite perse per un soffio, infortuni a raffica, calendari che sembrano pensati apposta per farti crollare. Eppure, è proprio lì che si vede la stoffa vera, quella che non impari sui libri. Devi stringere i denti, metterci il cuore e andare avanti anche quando ogni scusa sarebbe buona per mollare.
Certe squadre e certi allenatori non si attaccano a ciò che manca o alle sfortune che capitano (e capitano sempre, eh). Loro pensano solo a rialzarsi, a rimettere insieme i pezzi e a guardare avanti. Non è retorica da bar sport, è proprio la differenza tra chi si arrende e chi resta competitivo anche nei giorni peggiori. Questo è il caso di Inzaghi.
Inzaghi e l’Inter che non abbassa la testa
Proprio così ha fatto Simone Inzaghi dopo la sconfitta dell’Inter contro la Roma. Nonostante tutto, ha preferito guardare avanti. Dopo la partita, senza cercare scuse, ha detto: “Calendari, assenze, rigori: ma niente paura” (Corriere dello Sport).
Un modo per far capire che sì, le difficoltà esistono, ma non devono diventare un alibi. Infatti, ha anche detto che il gol subito è stato frutto di un “rimpallo fortuito e gol” (Corriere dello Sport), mica una roba costruita dagli avversari. Insomma, a volte si è fortunati e altre volte no, ma l’impegno da parte loro c’è.