Mi fingevo infortunato per truffare i club: ZERO MINUTI IN CAMPO, ho guadagnato senza far niente, ma quante donne…

Illustrazione di un calciatore (pexels FOTO) - goalist.it
Forse è stata la più grande truffa nei confronti del calcio. Non ha praticamente mai giocato, eppure ha vissuto alla grande.
Nel calcio, purtroppo, non girano solo gol e applausi, ma anche truffe belle e buone. Dalle plusvalenze gonfiate ai finti sponsor, c’è chi cerca di fregare il sistema per far quadrare i conti… o per guadagnarci alla grande.
Una delle più comuni è la falsa valutazione dei giocatori: club che si scambiano calciatori a prezzi esagerati solo per sistemare i bilanci. Sulla carta sembra tutto regolare, ma in realtà sono manovre che truccano i numeri.
Poi ci sono i finti procuratori, che promettono provini o contratti a ragazzi giovani in cambio di soldi. Famiglie illuse, sogni infranti e truffe vere e proprie, spesso difficili da smascherare.
E infine le scommesse illegali, che ogni tanto tornano fuori come un brutto incubo. Partite truccate, calciatori coinvolti, risultati manipolati… insomma, non sempre tutto quello che succede in campo è pulito come sembra.
Il genio della truffa (in scarpe da calcio)
Nel calcio moderno ci sono controlli su tutto: performance, infortuni, GPS, alimentazione… eppure, c’è stato un tempo in cui un tipo è riuscito a fregare tutti per anni. Giocatori, allenatori, presidenti, tifosi. Un tipo che si è fatto passare per calciatore professionista, ha firmato contratti con squadre importanti… senza mai toccare palla. No, non è una leggenda urbana. È tutto vero.
Il protagonista si chiama Carlos Henrique Raposo, soprannominato “El Kaiser”. Un nome da fuoriclasse, uno stile di vita da rockstar e una carriera basata su una bugia colossale. Altro che rottura del crociato o pubalgia cronica: lui fingeva infortuni per non giocare. E ci riusciva. Per anni. Come? Beh, qui viene il bello.
Una vera e propria “leggenda”
Raposo, come si può leggere anche sulla pagina Wikipedia a lui dedicata, e come raccontato su Fanpage.it, aveva messo in piedi un teatrino perfetto. Si procurava falsi certificati medici e pagava giornalisti compiacenti per scrivere articoli positivi su di lui. Firmava con squadre tipo Botafogo, Flamengo, Vasco da Gama… restava lì qualche mese, poi un altro “infortunio” e via verso la prossima squadra.
Fanpage.it, invece, racconta un altro aspetto interessante. infatti, anche senza scendere in campo, si comportava nei locali come un vero e proprio VIP. Insomma, per 14 anni è riuscito a non scendere mai in campo, eppure oggi tutti conoscono la sua storia.