Jorginho torna in SERIE A: parametro zero da Giugno, chiuso il cerchio della carriera

Jorginho prima di una partita (LaPresse FOTO) - goalist.it

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Jorginho si prepara ad affrontare gli ultimi anni della sua carriera, e la Serie A potrebbe essere il campionato ideale per concluderla.

Nel calcio ci sono quelli che corrono, quelli che segnano e quelli che pensano. Ecco, Jorginho è uno di quelli che pensa. E’ uno che fa girare la squadra come se avesse il telecomando in mano. Visione di gioco, passaggi precisi come un chirurgo e quel famoso “saltello” prima dei rigori che o lo ami o lo odi.

Nato in Brasile nel 1991 ma con sangue italiano nelle vene, si è trasferito giovanissimo in Italia. A 15 anni lascia il caldo del Sudamerica per inseguire il sogno europeo, iniziando dal settore giovanile del Verona. Una scelta mica da poco. Lì cresce, sbaglia, riparte… e si costruisce passo dopo passo, tra panchine e prestiti. Il classico percorso di chi non ha niente regalato.

A Napoli si fa conoscere davvero. Arriva nel 2014 e in poco tempo diventa il regista titolare, uno di quelli che toccano ogni pallone. Vince pure qualche trofeo: una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana… ma soprattutto lascia il segno con quella sua calma da veterano. Poi il grande salto: Premier League.

In nazionale italiana debutta nel 2016 e, quando arriva Euro 2020, è semplicemente fondamentale. Rigori, recuperi, ordine. Uno dei pilastri della squadra campione d’Europa. Insomma, uno di quelli che fanno la differenza senza far troppo rumore.

L’uomo delle coppe

Nel 2018 approda al Chelsea e lì la sua carriera cambia. Conquista l’Europa League nel 2019, ma è nel 2021 che fa bingo: Champions League, Supercoppa UEFA e Coppa del Mondo per club. In una stagione sola, praticamente un triplete internazionale. E tutto questo non da comparsa, ma da protagonista. A fine anno si becca anche il premio di Giocatore UEFA dell’anno e arriva terzo al Pallone d’Oro. Roba che pochi centrocampisti possono raccontare (Fonte: Wikipedia).

Poi nel 2023 cambia maglia ma resta a Londra: passa all’Arsenal. Nonostante l’età non più verdissima, continua a dettare i tempi e a fare il suo. Lontano dalle luci dei riflettori ma sempre nel cuore del gioco. Non è mai stato uno da copertina, ma le sue squadre, e i suoi allenatori, non ne farebbero mai a meno.

Jorginho ai tempi del Verona (LaPresse FOTO) - goalist.it
Jorginho ai tempi del Verona (LaPresse FOTO) – goalist.it

Il ritorno a casa

Di recente l’Arsenal ha sfidato il PSG in semifinale, perdendo 0-1. Un risultato non impossibile da recuperare, ma Jorginho non ha giocato questa partita (Fonte: Diretta.it). Al momento ha collezionato solo 14 presenze in Premier, 6 presenze e 1 gol in Champions League e altre 6 presenze nelle altre coppe. Un bottino un po’ scarso. 

C’è un’idea che gira da un po’… e non è poi così assurda. Jorginho ha sempre avuto un legame speciale con l’Hellas Verona. Lì è sbocciato calcisticamente, e proprio il contratto con l’Arsenal dovrebbe scadere il 30 giugno del 2025. Dove continuerà i suoi ultimi anni di carriera? Chiuderà il cerchio proprio a Verona?