Milan, Boban all’attacco: “Avevo preso Dani Olmo e Szoboszlai, addio a Maldini vergognoso”

Boban e Maldini

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Zvonimir Boban é tornato a parlare della sua esperienza da dirigente al Milan in una bella intervista sul canale Youtube Milan Hello di Andrea Longoni. Con la solita schiettezza che lo contraddistingue ha spiegato tante situazioni che non gli sono piaciute e che lo hanno portato poi ad un allontanamento dal Milan.

“Io lascio la FIFA, Paolo mi chiama quando Leonardo è andato via. Paolo voleva andare via, gli dissi: ‘Sei più tu Milan del Milan che c’è oggi, non puoi andare via’. Così sono partito per Milano, Paolo era incerto se restare o no, io ero felice di tornare nella società che amo profondamente. Non sono nato milanista, ma lo sono diventato. Arrivo, mi rendo conto che la squadra va cambiata tutta e di fatto in sei mesi abbiamo cambiato 13 giocatori. Era chiaro che non eravamo completi, infatti dopo il mercato dico in un’intervista che i bimbi da soli non possono giocare. E in società erano abbastanza arrabbiati. Ma ho dovuto dirlo perché era giusto così, non potevano crescere da soli e infatti a gennaio prendiamo Kjaer e Ibrahimovic, due innesti fondamentali per tutto il viaggio verso lo scudetto. Io lascio due mesi dopo per le ragioni che i milanisti sanno. Senza quei due, soprattutto senza Zlatan, nulla sarebbe stato creato di quel Milan che va verso lo scudetto e anche verso un’identità. Che Pioli, pur con tante cose sulle quali non ero d’accordo, è riuscito a inculcare”.

Passando al mercato ha poi parlato di alcune trattative chiuse ma che la proprietà non ha voluto chiudere: “Sono andato personalmente a chiudere Dani Olmo. Non hanno voluto farlo, era gennaio 2020. Era tutto accordato, si doveva magari alzare qualcosa, ma era un affare da 18 più 2. Poi abbiamo preso anche Szoboszlai, era tutto accordato: 20 milioni della clausola col Salisburgo. Anche lì negato dalla Società, non hanno voluto farlo e mi son detto: ‘Ma che roba è?.
Moncada era un ottimo scout o capo scout, lui ci presentava i calciatori, ma poi li sceglievamo noi, lui non sa cosa significa giocare a San Siro”

Per ultimo il croato ha voluto dire la sua anche sul trattamento ricevuto a Maldini: “Una pagina vergognosa, fatta in maniera vergognosa, indecente, inaccettabile. Paolo non avrebbe mai venduto uno come Tonali. Siamo davanti a 70 milioni di differenza, non so quanti nello specifico. Tanti soldi ma che non dovevano mai venire al Milan perché Tonali non doveva andare via dal Milan. Perché il ragazzo è milanista ed era un simbolo”.