“Come fai a non dare un rigore così?”: tutto il mondo è Paese in ‘mondovisione’ I Il 4-3 non basta a placare la rabbia nel post-gara

Illustrazione di un pallone da calcio (Pexels FOTO) - goalist.it

Illustrazione di un pallone da calcio (Pexels FOTO) - goalist.it

Nel calcio che conta succede anche questo, soprattutto quando si parla di rigori. E in partite importanti come questa.

Quando non danno un rigore netto, ti viene da impazzire. Non importa per chi tifi: se vedi uno che viene steso in area e l’arbitro fa finta di niente, ti sale il sangue al cervello.

È una delle ingiustizie più irritanti del calcio. Magari il VAR c’è, ma resta zitto. O peggio: lo guardano e decidono comunque che “non è abbastanza”. E tu lì a rivedere il replay dieci volte, ogni volta più convinto che fosse fallo netto.

Succede troppo spesso e ogni volta scatena proteste, meme, polemiche infinite nei bar e sui social. E come sempre, dipende da chi lo subisce: se è una piccola squadra, il sospetto del favoritismo vola subito.

Il punto è che un rigore non dato può cambiare tutto. Una partita, un campionato, un sogno. E quando è così palese da sembrare uno scherzo… fa male, davvero.

Il rigore che non arriva mai

A volte capita che guardi una partita, magari una di quelle belle, cariche di adrenalina e ti trovi a urlare davanti allo schermo: “Ma che altro serve per fischiarlo?”. Eppure niente. Silenzio. L’arbitro fa spallucce, il VAR resta muto come un pesce, e i giocatori protestano, ma già sanno che tanto è inutile.

E la frustrazione lì cresce. Perché non è solo una questione di risultato, è che ti senti preso in giro. Perché se certe regole valgono solo a volte, allora che senso ha? Questo tipo di episodi non fa altro che alimentare polemiche e sospetti “favoritismi”, “decisioni pilotate”, “è sempre la stessa storia”.

Illustrazione di un arbitro in azione (Pixabay FOTO) - goalist.it
Illustrazione di un arbitro in azione (Pixabay FOTO) – goalist.it

Una situazione particolare

Come riportato dal Corriede dello Sport, durante il Clásico dell’11 maggio 2025, al minuto 81, Ferran Torres tira in porta. Il pallone finisce sul braccio di Tchouaméni, in piena area. La dinamica è chiara, le immagini pure. Ma l’arbitro fa segno di continuare. Il VAR? Neanche si fa sentire. Tutto normale, apparentemente. I giocatori del Barcellona protestano, il pubblico esplode, ma alla fine si gioca come se nulla fosse successo.

Sui social il caos è stato immediato. Migliaia di commenti indignati, soprattutto dai tifosi blaugrana, che gridano allo scandalo. Nonostante tutto, il Barça ha vinto 4-3 con una partita incredibile. Ma quel rigore, in un modo o nell’altro macchia e non poco quella partita. Se il Barcellona avesse perso, la situazione sarebbe stata differente.