“La terra battuta? Non è il suo giardino di casa”: Panatta su Sinner I “A parte Alcaraz, tutte copie sbiadite”
Sinner nel 2024 (Wikipedia Hameltion FOTO) - goalist.it
La squalifica è finita, ma Panatta non le manda a dire a Sinner che in questi giorni sta cercando di ritrovare la strada giusta.
Nel tennis capita spesso che, dopo uno stop forzato, magari per infortunio o per una squalifica, anche i campioni facciano fatica a ritrovare subito la loro versione migliore. Rientri difficili, pieni di dubbi, con errori anche banali. È normale, dopo mesi fuori ritmo, il corpo e la testa devono riallinearsi.
Prendi ad esempio Novak Djokovic dopo l’infortunio al gomito qualche anno fa: tornò in campo e per un po’ sembrava la sua controfigura. Eliminazioni premature, poca lucidità, colpi sbagliati… eppure, con calma e lavoro, è tornato il solito Nole. Uguale per Serena Williams dopo la maternità: il rientro non fu immediato, ma poi ha raggiunto altre finali Slam.
Anche Nick Kyrgios, dopo la squalifica e problemi fisici, ha avuto un rientro fatto di alti e bassi, partite perse malamente, nervosismo. Ma poi ha ritrovato concentrazione e talento, almeno a sprazzi. Sono fasi in cui spesso basta una partita giusta per rimettersi in moto.
Insomma, rientrare non è solo una questione fisica. È come riaccendere un motore fermo da tempo: qualche scossone c’è sempre. Ma i grandi, se hanno ancora fame, alla fine tornano a brillare.
Rientrare, sì… ma che fatica
Il ritorno in campo dopo una pausa che sia per infortunio, stanchezza mentale o semplicemente per tirare il fiato, non è mai una passeggiata. Lo sanno bene anche i tennisti di alto livello, quelli che sembrano quasi robotici per quanto sono precisi. Eppure no, pure loro quando rientrano sbagliano, faticano, sembrano persino un po’ spaesati. Cioè, come se il campo fosse lo stesso, ma le sensazioni no.
E infatti, Jannik Sinner, agli Internazionali d’Italia, ha dato proprio quell’impressione lì. Dopo lo stop, ha faticato a trovare il ritmo e qualche errore di troppo l’ha fatto. Adriano Panatta (Fonte: Il Corriere dello Sport) ha scherzato commentando, per esempio, le palle perse durante la partita dicendo: “La terra battuta? Non è il suo giardino di casa” (Fonte: Il Corriere dello Sport). Insomma, non proprio il terreno ideale per rimettersi in moto.
Diamo tempo al tempo…
Ma questo tipo di momenti, dove si inciampa e si sbuffa, sono praticamente parte del mestiere. C’è chi riparte subito a razzo, chi invece ha bisogno di qualche match per rimettere insieme testa e gambe. Sinner è uno di quelli tosti, che non si lascia abbattere da un inizio stonato. Lo ha già dimostrato più volte, anche in passato, quando ha affrontato periodi difficili e li ha trasformati in nuove salite. Nessun dramma, quindi.
E poi diciamolo: in questo momento il circuito non brilla esattamente per grandi sorprese. Panatta lo ha fatto notare senza troppi giri di paole. Infatti, a parte Alcaraz, gli altri sembrano copie sbiadite di Sinner (Fonte: Il Corriere dello Sport). Insomma, potrebbe essere un buon momento per Sinner per prenderci di nuovo la mano.