Milan, tabula rasa a Giugno: si svuotano gli armadietti, pronti almeno tre addii importanti

La bandiera del Milan (Pixabay)

La bandiera del Milan (Pixabay FOTO) - goalist.it

Il Milan è pronto alla rivoluzione, mandando via un bel po’ di giocatori che non hanno soddisfatto le aspettative.

Ci sono stagioni in cui una squadra arriva alla fine del campionato e sembra pronta a ricominciare da capo. Non parliamo solo di cambiare allenatore o sistema di gioco, ma proprio di vendere mezza rosa, o anche di più. Una specie di rivoluzione, a volte voluta, a volte necessaria.

Succede, ad esempio, quando il club non centra gli obiettivi, oppure quando c’è bisogno di far cassa per sistemare i conti. E allora via con le cessioni: i giovani promettenti, i big in vetrina, persino quei giocatori che sembravano inamovibili. In poche settimane la squadra non è più quella di prima.

È successo di recente al Watford, che ha salutato oltre venti giocatori in un solo mercato, e anche al Napoli, che dopo un’annata complicata ha lasciato partire pezzi importanti come Kvaratskhelia e Zieliński. Ogni uscita apre spazio per un nuovo inizio, ma non è mai indolore.

Per i tifosi, vedere tanti volti familiari andare via fa un certo effetto. Ci si affeziona, è inevitabile. Ma il calcio di oggi è anche questo: instabile, veloce, pieno di stravolgimenti. Si riparte, si ricostruisce. E si spera sempre che la nuova squadra funzioni meglio della precedente.

Smontare tutto per ripartire da zero (o quasi)

A volte le squadre, quando finisce una stagione storta, decidono che è ora di cambiare tutto. Non qualche ritocchino qua e là, ma proprio una rivoluzione vera. Via pezzi storici, spazio a nuove idee. E spesso questa scelta non è solo tecnica, ma anche economica. Si riparte, sì, ma lasciando indietro tanta gente.

Il Milan ne è stato un esempio chiaro nella stagione 2024-2025. Dopo un’annata piena di alti e bassi, conclusa con un ottavo posto e l’uscita ai playoff di Champions, e la possibilità di vincere un Coppa Italia, la dirigenza ha deciso di rimettere mano pesantemente alla rosa. 

Illustrazione della Coppa Italia (LaPresse FOTO) - goalist.it
Illustrazione della Coppa Italia (LaPresse FOTO) – goalist.it

Il piano “segreto”

Come riportato da acmilaninside.it e milannews24.com, Giorgio Furlani, CEO del Milan, ha come obbiettivo quello di finanziare gli acquisti attraverso le cessioni. Insomma, niente spese folli, ma un bilancio sostenibile.

Tra i nomi caldi in uscita ci sono quelli di Malick Thiaw, che piace parecchio in Germania (Bayer Leverkusen in primis), e Fikayo Tomori, che invece ha attirato l’attenzione di vari club inglesi, West Ham compreso. Due cessioni pesanti, sì, ma che possono portare ossigeno alle casse rossonere.