500 volte insieme, poi l’addio: l’iconico mister saluta tutti e appende il tesserino al chiodo I Non si torna più indietro

Illustrazione di un allenatore (Pexels FOTO) - goalist.it

Illustrazione di un allenatore (Pexels FOTO) - goalist.it

Dopo tutte queste panchine, l’allenatore termina la sua esperienza qui. Sono ancora tanti i tifosi e gli sportivi che ancora non ci credono.

Quando un allenatore resta tanti anni sulla stessa panchina, diventa quasi parte della squadra. Un punto fermo, uno di casa. Ma arriva sempre un momento in cui qualcosa cambia.

Può essere la stanchezza, il bisogno di nuove sfide, oppure semplicemente la sensazione che il ciclo sia finito. E allora anche chi ha dato tutto, decide di farsi da parte.

Non è mai una scelta facile. Lasciare lo spogliatoio, i giocatori, i tifosi… fa un certo effetto. Ma spesso è anche un atto di lucidità e rispetto, verso se stessi e verso il club.

Chi se ne va così, dopo tante battaglie, lo fa con dignità. E spesso lascia più di un ricordo: lascia un’eredità, un’impronta che resta anche quando non c’è più. E che magari potrà essere ereditata.

Quando arriva il momento di salutare

Ci sono figure nel calcio che, anche se cambiano squadra o nazione, sembrano sempre un po’ di casa. Claudio Ranieri è uno di quei volti familiari, un allenatore che ha vissuto il calcio con un’eleganza d’altri tempi. Dopo anni passati su tantissime panchine, tra Italia e estero, è arrivato anche per lui quel giorno che un po’ tutti i tifosi speravano non arrivasse mai: l’addio.

Ma non uno qualunque, no. Un saluto degno di un condottiero, in uno stadio che ha sempre avuto un posto speciale nel suo cuore: l’Olimpico di Roma. Non è facile lasciare quando si ha ancora qualcosa da dare. Ma c’è anche chi sa riconoscere il momento giusto per uscire di scena. E Ranieri lo ha fatto con quella sua solita discrezione, tra un sorriso malinconico e un mare di applausi. 

Baroni assieme a Ranieri (LaPresse FOTO) - goalist.it
Baroni assieme a Ranieri (LaPresse FOTO) – goalist.it

Tra omaggi e lacrime

Come riportato da m.laroma24.it, Ranieri ha salutato il grande calcio con la sua 500ª panchina in Serie A, un traguardo che lo colloca tra gli allenatori più presenti di sempre. A contare tutte le partite, comprese quelle all’estero, arriva a 962 panchine in campionato (Fonte: m.laroma24.it). 

Per rendergli omaggio, lo Stadio Olimpico si è vestito a festa: una coreografia mozzafiato, il suo volto composto dai seggiolini colorati e una scritta con il nome del tecnico. Insomma, Ranieri ha ripagato la tifoseria riportando la Roma dalla zona retrocessione alla qualificazione ad una coppa europea, e sicuramente cercherà di chiudere in bellezza regalando una qualificazione in Champions League.