La Juventus prende in corsa il treno Champions dopo una gara ricca di emozioni. Venezia condannato alla retrocessione

L'esultanza dei giocatori bianconeri (Juventus FC Facebook) - www.goalist.it
La Juventus conquista i 3 punti fondamentali per raggiungere la Champions su un campo difficilissimo. Un eroico Venezia cade in casa ed è costretto alla B
3 reti nel primo tempo: l’immediato vantaggio veneziano viene recuperato con un rapido uno-due bianconero
Non passano nemmeno due minuti dal primo enorme strillo della partita. Sono i padroni di casa a rendersi immediatamente protagonisti, portandosi in vantaggio al termine di un’azione ottimamente gestita, con complicità della retroguardia bianconera. Il cross dalla sinistra di Haps verso il centro dell’area di rigore trova la deviazione determinante di Fila, che anticipa Savona e spedisce la sfera alle spalle di un impotente Di Gregorio, mandando in visibilio il “Penzo” intero. Ma la Juventus reagisce subito e alle porte del 5’ di gioco ristabilisce la parità con una perla di Alberto Costa, che addomestica il pallone dal limite dell’area e lascia partire un tiro velenosissimo che si insacca nell’angolino destro alto. Sul primo controllo dell’esterno portoghese, però, il VAR rileva un tocco con il braccio, che porta all’annullamento della rete a seguito dell’opportuno consulto con il direttore di gara. Al 14’ Kolo Muani si rende protagonista di un’azione sorprendente, dribblando due difensori avversari penetrando in area di rigore dalla sinistra. L’ex PSG è costretto a fare i conti con la chiusura cruciale di Schingtienne, che lo obbliga a finire sul fondo. Dieci giri di lancette più tardi, dopo minuti in cui è parsa decisamente più spenta ed in difficoltà, è proprio la Juventus a trovare la rete. Il gol che vale il pareggio porta la firma di Kenan Yildiz, che riceve la rimessa laterale battuta in modo rapido da Cambiaso nei pressi dell’area avversaria, penetrando in area e beffando Sverko con un destro-sinistro ubriacante, prima di spedire il diagonale alle spalle di Radu.
Gli ospiti si ripetono al minuto 31’ con Kolo Muani, che si libera dalla destra e penetra verso il centro dell’area, spedendo la sfera alle spalle dell’estremo difensore avversario, non del tutto esente da colpe, trovando la rete che vale il momentaneo vantaggio. Il Venezia non vuole assolutamente darsi per vinto, andando vicino a ristabilire la parità; l’enorme occasione capita sui piedi dell’ex di serata Nicolussi Caviglia, che scambia con il compagno di reparto Ellertsson dopo la battuta di un calcio d’angolo e lascia partire il tiro a giro, scheggiando in pieno il palo esterno. Al 41′ occasione per il Venezia sugli sviluppi di un angolo, a seguito della deviazione da parte della difesa bianconera del tiro di Doumbia; la palla viene spedita dalle parti di Zerbin, che cerca di penetrare con una palla morbida, spazzata ma non troppo efficacemente dalla difesa juventina, con la sfera che torna nella disponibilità di Sverko, il cui tiro centra in pieno il compagno Schingtienne, lasciando sfumare l’occasione arancioneroverde. L’arbitro assegna 3 minuti di recupero, al termine dei quali il risultato resta invariato, con la Juventus che torna negli spogliatoi del “Penzo” con una rete di vantaggio.
Il Venezia si dimostra vivo, ma il rigore di Locatelli condanna i veneti alla Serie B
Il primo enorme strillo della seconda frazione è del Venezia, nonostante la Juventus si mostri più intraprendente. Haps ristabilisce la parità per i suoi, dopo un lancio lungo della retroguardia arancioneroverde dalle parti di Doumbia, che scarica a rimorchio per l’accorrente Haps, che scarica verso la porta e supera un non proprio impeccabile Di Gregorio. E’ il 55’ e dopo 11 giri di lancette, ancora l’esterno veneziano risulta essere protagonista, rendendosi pericoloso su una rapida ripartenza dei suoi, che culmina con la palla spedita sull’esterno della rete. Al 71’ è ancora il Venezia a salire in cattedra; l’azione parte da Radu, che con un lancio lungo pesca perfettamente Yeboah, che a sua volta pesca Doumbia, il cui tiro deciso verso l’incrocio dei pali viene brillantemente respinto da Di Gregorio.
E’ il preludio al vantaggio della Juventus, che arriva appena 2 minuti dopo con il tiro dal dischetto messo a segno da Locatelli. Conceicao punta Nicolussi Caviglia che interviene fallosamente sul portoghese in area, concedendo il tiro dagli 11 metri alla sua ex squadra, poi sapientemente trasformato dal capitano bianconero. I minuti a ridosso del 90′ sono un totale assedio da parte del Venezia verso la porta avversaria, alla disperata ricerca della rete della parità, che riuscirebbe quantomeno a riaprire il discorso. Il risultato, però, non cambia più. Il successo bianconero si rivela determinante per strappare l’ultimo posto disponibile per qualificarsi alla prossima UEFA Champions League. L’amaro rovescio della medaglia sono, invece, le lacrime di Di Francesco e del popolo veneziano, condannati alla retrocessione in Serie B dopo appena una stagione. Cala così il sipario sull’emozionante stagione 2024-25.