Dan Ndoye, lo svizzero del Bologna da 10 e lode in “Italiano”

Il ruggito di Ndoye

Il ruggito di Ndoye (Instagram Ndoye Foto)

di Alessia Lelli

In una stagione che ha scritto una nuova pagina di storia del Bologna, tra i nomi dei protagonisti più decisivi della favola rossoblù c’è sicuramente quello di Dan Ndoye

Arrivato sotto le Due Torri nell’agosto 2023, l’esterno svizzero aveva faticato molto in termini realizzativi nella sua prima stagione con la maglia del Bologna. La prima e unica rete, infatti, era arrivata solo l’11 maggio 2024 contro il Napoli all’ultima giornata di campionato. Ma con l’arrivo del nuovo tecnico la musica è cambiata.

Dan Ndoye: l’alunno modello dell’Italiano che si studia a Bologna

È Dan Ndoye l’alunno modello del’Italiano che si studia a Bologna: da record di tiri senza mai segnare a secondo uomo più decisivo della rosa felsinea, dietro solo a Riccardo Orsolini. Lo scorso anno, lo svizzero classe 2000 aveva tentato 38 tiri nell’arco dell’intera stagione, ottenendo la rete solo all’ultima occasione, la 38esima, all’ultima di campionato. Ma da quando sulla panchina del Bologna c’è mister Italiano, il percorso in rossoblù di Ndoye ha preso tutt’altra piega: 41 le partite giocate tra Serie A, Coppa Italia e Champions League, per un totale di 9 firme e 4 assist stagionali, contro il bottino di appena una rete e un assist dello scorso anno.

La crescita dello svizzero porta la firma di Vincenzo Italiano

Una metamorfosi che porta la firma di Vincenzo Italiano. «Con Thiago Motta noi esterni dovevamo stare molto larghi, quasi sulla linea laterale, per lasciare spazi per i difensori e i centrocampisti per costruire il gioco. Oggi sono più libero di andare verso la rete: era quello in cui mancavo, segnare di più, ci ho lavorato molto e adesso sta succedendo» aveva dichiarato Ndoye ad aprile in una lunga intervista curata da After Italie. Il segreto, quindi, non è poi così segreto. Le lezioni di “Italiano” hanno fatto più che bene all’esterno svizzero, passato da promessa a uomo decisivo nelle notti più importanti.

Ndoye esulta dopo il gol al Napoli
Ndoye esulta dopo il gol al Napoli (Instagram Ndoye Foto)

Basta guardare la finale di Coppa Italia, conquistata dal Bologna dopo 51 anni dall’ultima volta, proprio grazie a Dan Ndoye: una vittoria arrivata al 53’ grazie al 9° centro stagionaledello svizzero, che si è così regalato il primo trofeo in carriera. Un’annata da incorniciare,impreziosita da quel tocco, anzi tacco, di classe rifilato al Napoli lo scorso 7 aprile, che gli è valso il riconoscimento del “Gol del Mese di Aprile” della Serie A.

Ndoye, il bersaglio preferito delle difese italiane

A certificare l’impatto di Ndoye c’è anche un altro dato che parla chiaro: i falli subiti. A stagione conclusa, l’esterno svizzero è il giocatore più puntato della Serie A, con ben 101 falli subiti secondo i dati di Kickest. Nessuno come lui, nemmeno giocatori che fanno dei dribbling la loro specialità come Mattia Zaccagni. Un primato che racconta quanto Dan Ndoye sia diventato centrale negli undici del Bologna e temuto dalle difese avversarie: fermarlo, spesso, è l’unica opzione.

Un gioiello nella vetrina rossolù: tutti gli occhi puntati sull’esterno svizzero

Tutte buone notizie per il Bologna, che però si trova ora con un gioiello in vetrina parecchio apprezzato. L’estate è alle porte e il telefono squilla. Dopo aver rifiutato la corte di squadre come Inter, Manchester United e Napoli (quest’ultima proprio a gennaio), il Bologna vuole ora cercare di blindare lo svizzero, in scadenza a giugno 2027. Un’ipotesi che non sembra essere remota, ma che lascia aperto più di un orizzonte. «Bologna mi ama? Anche io amo Bologna. Questa città, questa gente, questi colori… sono felice di essere qui. Ora voglio solo godermi il presente. Il futuro? Si vedrà» ha commentato Ndoye dopo Bologna-Genoa.

Il futuro è ancora tutto da scrivere, ma il presente parla chiaro: Dan Ndoye è diventato un pilastro inamovibile del Bologna. Le sirene di mercato non mancano, ma sotto le Due Torri c’è ancora spazio per continuare a scrivere la storia del club.

Questo articolo è stato realizzato nell’ambito del corso di Giornalismo Calcistico ed Uffici stampa organizzato dall’Élite Football Center.