Simone Inzaghi saluta l’Inter: ora inizia l’era araba all’Al Hilal

Simone Inzaghi (Inter Foto) - www.goalist.it
Dopo quattro stagioni e sei trofei, il tecnico piacentino lascia l’Inter: guiderà subito l’Al Hilal nel Mondiale per Club negli Stati Uniti
Dopo giorni di riflessioni e indiscrezioni, Simone Inzaghi ha detto ufficialmente addio all’Inter. Questo pomeriggio, in un incontro decisivo con i dirigenti nerazzurri, il tecnico ha comunicato la sua volontà di lasciare con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. La decisione arriva dopo la pesante sconfitta per 5-0 contro il PSG nella finale di Champions League, che ha segnato la fine di un ciclo e l’inizio di nuove sfide. L’Al Hilal lo attende con un contratto faraonico da 25 milioni di euro netti a stagione.
La scelta di Inzaghi era nell’aria da settimane, ma è maturata definitivamente dopo la debacle europea. Il tecnico ha deciso di chiudere il ciclo in nerazzurro dopo una stagione senza trofei, e la proposta saudita si è trasformata in un’opportunità irresistibile. L’ex allenatore della Lazio ha salutato così il club con cui ha conquistato uno scudetto, due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane. Due anche le finali di Champions League raggiunte, purtroppo entrambe perse.
Una pagina che si chiude, un’eredità che pesa
L’Inter ora guarda avanti, costretta a ripartire senza l’allenatore che ha riportato stabilità e competitività europea nonostante un mercato condizionato da vincoli economici. Sul tavolo, per la successione, ci sono i profili di Cesc Fabregas e Roberto De Zerbi, due nomi diversi ma entrambi stimati per identità di gioco e visione moderna. La dirigenza punta a un tecnico che possa garantire continuità ma anche entusiasmo, in vista di un’altra stagione ad alta intensità.
Nel frattempo, Inzaghi non si ferma: sarà già operativo con l’Al Hilal nel weekend, a Miami, dove inizierà il Mondiale per Club FIFA. Un nuovo capitolo che inizia all’insegna del lusso e delle ambizioni altissime del calcio saudita. All’Inter resta un’eredità di risultati importanti, ma anche l’urgenza di trovare una nuova guida tecnica capace di rilanciare la squadra, ancora scottata dal brusco finale di stagione.