Inter: l’addio a Inzaghi e la ricostruzione per il futuro

Photo LiveMedia/Fabrizio Carabelli Milan, Italy, March 01, 2022, Italian football Coppa Italia match AC Milan vs Inter vs FC Internazionale Image shows: Simone Inzaghi Head Coach of FC Internazionale during the Coppa Italia 2021/22 football match between AC Milan and FC Internazionale at Giuseppe Meazza Stadium, Milan, Italy on March 01, 2022 LiveMedia - World Copyright
Il ciclo Inzaghi: successi e traguardi con molti rimpianti
Dopo quattro stagioni alla guida dell’Inter, Simone Inzaghi ha chiuso un ciclo importante, segnato da vittorie, grandi prestazioni e momenti indimenticabili. Arrivato nel 2021 per raccogliere l’eredità lasciata da Antonio Conte, Inzaghi ha saputo modellare una squadra vincente, costruendo un progetto competitivo a livello nazionale e internazionale.
Nel corso della sua gestione, l’Inter ha conquistato diversi trofei e raggiunto traguardi di prestigio, tra cui:
- Uno Scudetto nel 2024, riportando il tricolore nella Milano nerazzurra.
- Due Coppe Italia, vinte nel 2022 e nel 2023.
- Tre Supercoppe Italiane, trionfando nel 2021, 2022 e 2023.
- Due finali di Champions League, la prima nel 2023 contro il Manchester City e la seconda nel 2025 contro il Paris Saint-Germain.
L’ultima partita di Inzaghi sulla panchina nerazzurra è stata la finale di Champions League del 31 maggio 2025 a Monaco, contro il Paris Saint-Germain. Un cammino eccezionale, che ha dimostrato ancora una volta la competitività dell’Inter in Europa, ma che si è concluso nel peggiore dei modi: un pesante 5-0 che ha sancito la fine del ciclo del tecnico piacentino, spingendolo a lasciare la guida della squadra.
Il rimpianto per non aver conquistato almeno una delle due finali di Champions League è enorme, così come quello di aver vinto un solo campionato in quattro anni, nonostante, secondo gli addetti ai lavori, l’Inter avesse la squadra più forte e completa della Serie A.
Ora l’Inter si trova di fronte a una fase di ricostruzione, con la necessità di riorganizzare la rosa e individuare un nuovo allenatore capace di proseguire il percorso di crescita del club.
Chi lascerà l’Inter? La situazione dei contratti in scadenza
Nel giugno 2025 diversi giocatori vedranno il loro contratto giungere al termine, e la società sembra intenzionata a non rinnovare per la maggior parte di loro. Tra gli addii certi ci sono Joaquín Correa, che non è mai riuscito a imporsi con continuità, e Marko Arnautović, il cui impatto offensivo non ha giustificato la sua permanenza.
L’unico giocatore per cui l’Inter potrebbe valutare un rinnovo è Stefan de Vrij. Nonostante l’età avanzata, il difensore olandese rimane una pedina affidabile, e la società potrebbe proporgli un prolungamento di un anno per garantire continuità e solidità nel reparto arretrato.
La nuova-vecchia spina dorsale dell’Inter
La società ha individuato un gruppo di giocatori su cui costruire la squadra della prossima stagione. In porta, Yann Sommer sarà ancora il riferimento, con Josep Martínez pronto a prendere il suo posto in futuro. In difesa, l’Inter punterà su Benjamin Pavard, Alessandro Bastoni, Francesco Acerbi, Yann Bisseck, Matteo Darmian, Federico Dimarco e Carlos Augusto, garantendo un reparto equilibrato tra qualità ed esperienza.
A centrocampo, la squadra si affiderà a Nicolò Barella, Hakan Çalhanoğlu, Piotr Zieliński, Henrikh Mkhitaryan e Kristjan Asllani, con Barella e Çalhanoğlu destinati a essere i leader tecnici e caratteriali della mediana. Tuttavia, non tutti sono certi della permanenza: Davide Frattesi potrebbe essere sacrificato per generare una plusvalenza e finanziare nuovi acquisti, si era già parlato di una sua possibile cessione a Gennaio che poi non si era concretizzata.
Un altro giocatore che potrebbe essere ceduto in caso di un’offerta irrinunciabile è Denzel Dumfries, il cui valore di mercato continua a crescere grazie ai numerosi estimatori disposti a investire cifre importanti per assicurarsi il suo talento. L’Inter, consapevole della possibilità di una cessione, avrebbe già individuato il suo possibile sostituto in Dodô, laterale brasiliano della Fiorentina, che garantirebbe qualità, spinta offensiva e affidabilità nel ruolo di esterno destro.
In attacco, l’Inter ripartirà dalle sue certezze assolute: Lautaro Martínez e Marcus Thuram, coppia collaudata che garantirà qualità e gol. Con l’addio di Arnautović e Correa, però, sarà necessario integrare il reparto offensivo. Una delle possibili soluzioni interne potrebbe essere Sebastiano Esposito, il giovane talento nerazzurro di ritorno dal prestito, che potrebbe finalmente avere spazio come terza o quarta scelta in attacco, offrendo una valida alternativa tattica dietro Lautaro e Thuram.
Le esigenze sul mercato
L’Inter dovrà lavorare sul mercato per coprire alcune lacune chiave e garantire un organico competitivo per la nuova stagione. La dirigenza è consapevole che serviranno rinforzi in tre ruoli fondamentali:
- Un centrocampista di qualità, per aggiungere profondità e freschezza alla mediana.
- Un terzino destro, nel caso in cui Dumfries venga ceduto.
- Un attaccante forte, per affiancare Lautaro e Thuram e aumentare le soluzioni offensive.
Questi interventi saranno essenziali per mantenere alto il livello della squadra e permettere all’Inter di continuare a competere ai massimi livelli.
La scelta del nuovo allenatore
Un’altra decisione fondamentale per il futuro dell’Inter riguarda la guida tecnica della squadra. Con l’addio di Inzaghi, il club nerazzurro è alla ricerca di un allenatore capace di garantire un’identità forte e un calcio propositivo. Diverse opzioni sono sul tavolo, con profili che rappresentano strategie diverse per il futuro.
Uno dei candidati più intriganti è Cesc Fàbregas, ex fuoriclasse del centrocampo che ha recentemente iniziato la carriera da allenatore. Il suo stile di gioco si basa su un calcio offensivo, costruzione dal basso e possesso palla, con una forte attenzione alla tecnica e alla qualità nei movimenti. Nonostante la sua esperienza sia ancora limitata, il suo carisma e la sua mentalità vincente potrebbero rappresentare un valore aggiunto per la squadra.
Un’opzione più consolidata è Roberto De Zerbi, che ha già dimostrato di saper costruire squadre competitive basate su un gioco offensivo e organizzato. La sua filosofia si fonda sul possesso ragionato, sulla pressione alta e su movimenti studiati per creare spazi e superiorità numerica. Dopo le esperienze in Italia,Premier League e Ligue 1, il tecnico sarebbe una scelta solida per guidare il nuovo progetto nerazzurro.
Infine, l’Inter potrebbe valutare una scommessa coraggiosa con Francesco Farioli, il giovanissimo allenatore emergente con un’idea di calcio moderna e innovativa. Il suo approccio è basato su intensità, movimenti fluidi e costruzione del gioco intelligente, ma affidargli la panchina dell’Inter rappresenterebbe un rischio elevato, dato che la squadra ha bisogno di un tecnico con maggiore esperienza per competere ad alti livelli.
Indipendentemente dalla scelta, l’Inter è alla ricerca di un allenatore che sappia dare identità e qualità al gioco, mantenendo la squadra competitiva e all’altezza delle ambizioni del club per il futuro.