Ora è anche ufficiale: Di María lascia il Benfica e il calcio europeo

Di María con la maglia del Benfica

Ora è anche ufficiale: Di María lascia il Benfica e il calcio europeo - goalist.it

Dopo l’ultima partita contro il Chelsea, l’ex Juve saluta la squadra che lo ha cresciuto e portato verso il calcio che conta, rilasciando parole d’amore verso il club portoghese

L’avventura in Europa per Di María può considerarsi ufficialmente conclusa. L’argentino ha conquistato il mondo grazie alle sue gesta in campo, che lo hanno anche portato ad alzare la Coppa del Mondo nel 2022. Con la maglia albiceleste ha vinto di tutto, dal campionato mondiale U-20 all’oro olimpico nel 2008. Successivamente conquista due ‘Copa America‘ negli anni 2021 (in Brasile) e nel 2024 (in America). Vince la Coppa dei Campioni ‘CONMEBOL-UEFA‘ nel 2022 contro l’Italia campione d’Europa in carica ed infine la Coppa del mondo in Qatar.

Di María e gli inizi di carriera

Con i club, invece, ha girato parecchio. Partito dal Rosario Central, venne acquistato proprio dal Benfica nel 2007 per sostituire Simão Sabrosa, trasferitosi all’Atlético Madrid. Dopo 76 presenze riesce a vincere in totale un campionato portoghese e 2 Coppe di Lega portoghese. In seguito, dopo 3 anni approda al Real Madrid, club pieno di campioni come Cristiano Ronaldo, Casillas, Sergio Ramos, Kakà, Benzema, Xabi Alonso, Özil e tanti altri. Tra tanti trofei vinti con i ‘Blancos‘, ce ne sono 2 molto importanti, come la Champions League nella stagione 2013/2014 e la Supercoppa Uefa. La sua carriera professionistica prosegue in Inghilterra con la maglia del Manchester United, con la società disposta a spendere 59,7 milioni di sterline pur di accaparrarselo sotto gli ordini di Van Gaal, chiudendo la stagione ben al di sotto delle aspettative: al 4° posto in Premier League, ai quarti di finale di FA Cup e eliminati al secondo turno di EFL Cup.

Dopo aver giocato don la maglia dei ‘Red Devils‘, l’esterno argentino passa al Paris-Saint-Germain, vincendo 4 coppe di lega francese, 5 coppe di Francia e 5 Supercoppe francesi, lasciando il club parigino nel 2022 in lacrime dopo tanti anni pieni di successi.

La Juventus, il Benfica e il ritorno in patria

Di María vuole continuare a giocare ad alti livelli, ed ecco che la Juventus si propone per offrirgli un contratto che lo lega ai colori bianconeri. L’argentino, dopo tanti ripensamenti, accetta la destinazione, ma i tifosi della ‘Vecchia Signora‘ non hanno mai apprezzato il suo rendimento per quasi tutta la stagione, se non qualche giocata o gol memorabile, come ad esempio la rete contro il Nantes nel ritorno dello spareggio di Europa League. Un tiro a giro che non lascia scampo al portiere, mettendo al sicuro con altre due reti, a coronamento di una prestazione formidabile che lascia senza parole anche l’allenatore Massimiliano Allegri. A causa anche della penalizzazione in campionato e risultati altalenanti, termina la stagione alla Juventus per un solo anno, con un totale di 26 presenze e 4 reti.

Nel biennio 2023-2025 torna nuovamente al Benfica e continua ad impressionare il pubblico nonostante l’età. Dopo la grande cavalcata verso la conquista del terzo storico Mondiale con la maglia dell’Argentina al fianco di Lionel Messi, il classe ’88 torna al successo con 1 coppa di Lega portoghese e una Supercoppa di Portogallo, mettendo il sigillo su entrambe le competizioni, sempre con una facilità estrema.

L’esperienza negli Stati Uniti con il Mondiale per Club è durata presto per lui, uscendo amaramente contro il Chelsea negli ottavi di finale. ‘El Fideo’ lascia con l’ultimo gol su calcio di rigore al 95′, accorciando le distanze per il momentaneo 1-1, ma nei tempi supplementari i ‘Blues’ hanno avuto la meglio, travolgendo i portoghesi per 1-4.

Ora lo aspetta il Rosario Central, lì dove è nata la passione e l’amore per questo meraviglioso sport. Il ritorno in patria era in programma già da tempo e ora sta per concretizzarsi dopo essersi svincolato. Dopo ben 18 anni di calcio in Europa, il fisico non è più quello di una volta e vuole concludere la propria carriera con un cerchio che si chiude alla perfezione proprio dove tutto era iniziato. Mancheranno sicuramente le sue qualità in campo, ma non bisogna smettere di ringraziarlo per le innumerevoli skills che facevano impazzire gli avversari.

 

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