A Roma scoppia la Mourinho-mania, sui social: “Blindiamolo fino al 2050”

Scrive Gazzetta, nessun dubbio. Almeno per la stragrande maggioranza dei romanisti che, da ieri sera, continuano a manifestare su social network e radio tutta la gioia per aver conquistato una finale storica, che potrebbe regalare alla squadra di José Mourinho il secondo trofeo consecutivo in Europa. Ed è proprio lo Special One la figura più osannata dall’universo giallorosso, che ha trovato nel tecnico di Setubal un vero e proprio guru capace di trasformare in oro tutto ciò su cui sembra posare lo sguardo. L’anno scorso la Conference, quest’anno l’Europa League. Nonostante risultati e traguardi raggiunti finora però, l’impresa più grande del portoghese è stata un’altra: rivoluzionare la mentalità del gruppo e trasformare la squadra costruita da Tiago Pinto in una famiglia. “Questo allenatore è destinato a cambiare la storia di questa squadra – urla (letteralmente) un tifoso collegato su una delle emittenti radiofoniche dedicate alla Roma – il suo arrivo a Roma ha mutato qualcosa. Dovremo ringraziarlo anche quando non sarà più sulla nostra panchina”.

È proprio il destino del tecnico a primeggiare tra i pensieri di molti tifosi: “Blindiamolo fino al 2050 – si legge su Twitter – Mourinho è la Roma e deve continuare ad esserlo”. E ancora: “Mou ci ha regalato una dimensione internazionale che non abbiamo mai avuto, ma anche la Roma lo ha aiutato a tornare a vincere e a confermarsi un top a livello mondiale. Bisogna continuare insieme”. Ma la maggior parte del popolo giallorosso resta focalizzata sull’impresa compiuta alla BayArena. “Con qualsiasi altro allenatore non avremmo raggiunto la finale. Grazie José”. Tanti anche i “meme” dedicati al portoghese: oltre all’ormai celebre “Jesú è nato a Setubal” (scritta comparsa su un muro della Capitale dopo la vittoria in Conference e tornata di moda nelle ultime ore), spopolano anche vignette con Mourinho sdraiato sul tetto del pullman giallorosso parcheggiato davanti alla porta di Rui Patricio. E qualcuno ironizza: “Non era un pullman, era un autotreno con rimorchio”.

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