Arrivano i Giochi nazionali della Gentilezza. Il via il 22 settembre in più città italiane: una sfida di gentilezza tra bambini

Meno 10 giorni ai Giochi nazionali della Gentilezza con sfide a suon di gentilezza tra bambini e nonni con il “protagonista” dei Giochi che sarà l’alfabeto della Gentilezza.
Ci sono parole che fanno bene. Sono belle. Crescono ogni giorno e si posizionano sul foglio, prendendo vita anche con i colori con cui le scrivono i bambini. Ad oggi, sono 25mila e stanno per diffondersi in tutta Italia. Sono quelle mandate dai bambini in 300 giorni e dedicate agli adulti alla mail abc@costruiamogentilezza.org le hanno consegnate, nei pomeriggi nelle scuole durante la pratica di gentilezza.

Questo mondo si chiama alfabeto della gentilezza, un’idea semplice nata da Gaia Simonetti, giornalista fiorentina e ambasciatrice di Gentilezza.

“Il progetto supportato dalla squadra di Costruiamo Gentilezza- spiega Gaia Simonetti- a piccoli passi ha raggiunto tante città italiane, oltrepassando anche i confini nazionali. Ad ogni lettera si associa una parola che esprime gentilezza, che la alimenta e che diventa impegno. Ad esempio ci sono scuole che hanno compilato l’alfabeto della gentilezza e alla A hanno messo la parola ‘accoglienza’. Si impegneranno, infatti, in un progetto di accoglienza.
La gentilezza viene scritta dai bambini in tutte le lingue del mondo e la parola più frequente utilizzata da loro è Pace”.

L’alfabeto della gentilezza, declinato anche allo sport e all’ambiente, sarà la pratica principale dei Giochi nazionali della Gentilezza, promossi dall’Associazione Cor et Amor guidata da Luca Nardi, nell’ambito del progetto Nazionale Costruiamo Gentilezza che prenderanno il via da Firenze e in tutta Italia dal 22 settembre. Aderiscono scuole, società sportive, famiglie. Non mancheranno le lettere dei nipotini ai nonni, la costruzione di aeroplanini di carta per la pace, il gioco dell’oca con le parole gentili.

“Costruiamo gentilezza” è un progetto che percorre tutta Italia e che si realizza con attività di gentilezza che vede impegnati ogni giorno gli oltre 1700 donne e uomini, costruttori e ambasciatori di gentilezza.

Lo scorso anno 10mila bambini e 5mila nonni si “sfidarono” nei Giochi della Gentilezza. “Per essere gentili ci vuole coraggio. Ed io voglio esserlo”. E’ quanto ha scritto un bambino, accompagnando il suo alfabeto della gentilezza.

Ripartire dai bambini e dalla loro semplicità nel riportare la gentilezza nella vita come una goccia, che unita ad altre, può contribuire a costruire un mondo più gentile.

Articolo a cura di Gaia Simonetti

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