Bonaventura: “Italiano mi ha dato tanto. Nazionale? Avevo quasi perso le speranze di tornarci”

Scrive TMW, Giacomo Bonaventura, centrocampista della Fiorentina, ha parlato ai microfoni di Sky dopo il successo con il Bologna:
“In campionato siamo partiti forte, poi quando si parti così forte è difficile mantenere certi ritmi. È normale che ci siano delle flessioni, l’importante in questi momenti è tenere duro, magari pareggiando qualche partita. Invece abbiamo perso le ultime tre prima della gara di oggi. Avevamo tanta voglia di rifarci, abbiamo dato tutto: non siamo stati brillantissimi, ma il risultato oggi contava più di tutto”.

Tornare in Nazionale che soddisfazione è?
“Fantastica, avevo quasi perso le speranze di tornarci. Sono concentrato sulla Fiorentina, sono contento che mister Spalletti mi abbia dato questa possibilità, vado in azzurro con gioia e con voglia di fare bene. L’ambiente è bellissimo, il mister è fantastico: la Nazionale farà davvero bene nei prossimi anni, ne sono convinto”.

Si può dire che il matrimonio con mister Italiano è perfetto?
“Mister Italiano mi ha dato tanto, io ho messo la mia esperienza a disposizione del gruppo. Riesco a gestirmi diversamente rispetto a qualche anno fa, quando si gioca ogni tre giorni bisogna essere intelligenti e tenere sotto controllo tutto, anche la vita fuori dal campo. Il gioco del mister mi aiuta, sono più avanzato e non devo fare quelle corse massacranti che si fanno a centrocampo”.

Perché questa esplosione è arrivata in età avanzata?
“Mi ha aiutato avere per tre anni lo stesso allenatore, quando hai questa continuità diventa più facile giocare bene, perché deve sempre fare lo stesso lavoro. Qualche anno fa, soprattutto nella mia massima forza fisica tra i 25 ed i 30 anni, ho cambiato tantissimi allenatore e questo non mi ha aiutato. Se la tua squadra va bene, anche il singolo viene esaltato. Sono tre anni che la Fiorentina sta facendo un bel calcio”.

Come sta Nzola?
“È tranquillo, si allena e non molla anche se in questo periodo non gli stanno riuscendo le giocate. C’è solo un modo per uscirne, è il lavoro, ma lui lo sta facendo. Sono convinto che da un momento all’altro troverà quella condizione e quella fiducia che in questo momento non ha. Noi cerchiamo sempre di servirlo, io anche di più rispetto a quello che facevo l’anno scorso con l’attaccante. Oggi ha fatto un buon primo tempo, ha impegnato i due centrali e mi ha dato la palla per il gol. Deve continuare a lavorare, da un giorno all’altro riuscirà a ritrovarsi”.

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