Calcio e Finanza riporta il modo in cui la Procura di Torino ha descritto l’operato finanziario della Juventus: “Un contesto criminale di allarmante gravità, essendosi di fronte a condotte illecite, reiterate e protratte nel tempo, per ben tre esercizi, di indubbio spessore ponderale“. I pm lo hanno scritto nella richiesta per l’applicazione delle misure interdittive poi negate dal Gip perché non ne ha ravvisato i presupposti. Il quadro descritto dalla Procura prosegue: “I reati analizzati per le modalità effettive di realizzazione, delineano un’elevata pericolosità soggettiva dei rei, rendendo innegabilmente concreto il pericolo che gli stessi, qualora si presenti l’occasione, continuino a delinquere“. Inoltre, nelle carte ci sono anche “impegni morali che si sono rivelati essere scritture private sottoscritte tra i vertici societari“, nonché “la presenza di una autentica contabilità in nero con riguardo ai rapporti con gli agenti sportivi“, nel mirino dei magistrati torinesi che indagano sulle irregolarità finanziarie della Juventus.
Fonte: TUTTOmercatoWEB.com
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