Il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport facendo chiarezza su alcuni aspetti societari, come richiesto dalla tifoseria granata. Iervolino ha tenuto subito a precisare gli obiettivi futuri: “Dire che non andrò più allo stadio è un’illazione stupida. Quando si scrive ‘Iervolino vattene’ ci si dimentica che non sono un politico al quale si può sottrarre la fiducia. Sono il proprietario. La Salernitana è dei tifosi con il cuore, ma si tratta di una società privata. Se qualcosa si fosse incrinato e mancasse la fiducia che penso di meritare, è chiaro che trarrei delle conclusioni. Tutte le aziende sono sempre trasferibili. Se il calore della piazza è ancora genuino, avrò linfa vitale. Ma non farò un progetto senza l’amore della tifoseria. Ho salvato la Salernitana mentre rischiava di essere cancellata dal campionato, sono l’unico presidente del club ad aver fatto tre anni di Serie A, ho managerizzato la società, ho investito di più nel centro sportivo e nel vivaio. La tifoseria è fantastica, ma esiste una sacca, anche se piccola, di odiatori, gufi e bugiardi. Ho investito 75 milioni di soldi miei, da qui a fine campionato ne metterò altri 10. Ritornare in Serie B per me non era una possibilità eppure sta capitando. Non dobbiamo però buttare tutto all’aria”.
Il presidente ha poi parlato dei risultati deludenti di questa stagione ben al di sotto delle aspettative: “La squadra ha mollato troppe volte. Sono delusissimo e ora mi aspetto che prevalga l’orgoglio. Forse ho sbagliato a dare troppa fiducia. Sousa mi aveva promesso un campionato importante, poi ha cominciato a sparare a zero sulla società. Forse voleva andarsene. Le scelte estive sono tutte di De Sanctis. Ci avevano anche proposto Soulè e Isco, non li ha voluti. Solo Dia e Pirola sono costati più che due intere squadre concorrenti. Sabatini a gennaio ha avuto carta bianca spendendo oltre 6 milioni: è il miglior DS d’Italia, ma sa che una parte di questi risultati è imputabile a lui e si è già scusato. Su Inzaghi ho puntato, Sabatini ha voluto mandarlo via. Ora diamo tempo a Liverani. Nella salvezza credo ancora, anche se bisogna essere realisti e prepararsi eventualmente alla B. Nel caso, ci rimboccheremo le maniche per ripartire e risalire velocemente“.
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