Eusebio Di Francesco è stato intervistato da Cronache di Spogliatoio, ecco alcuni estratti: “I miei errori li ho pagati tutti. Più di così credo non fosse possibile. Mi hanno dato del finito, gli ultimi 5 anni sono stati schifosi. Ho avuto troppe delusioni e anche io ho deluso. Ci sono tante componenti che fanno la fortuna e la bravura di allenatore: io non sono stato né bravo, né fortunato. Roma-Barcellona è stata la notte più bella ma l’inizio della mia discesa. Dopo quel giorno, sono stato alla Samp e dopo 2 partite volevo dimettermi. Mi sentivo prigioniero come uomo. Sono durato fino alla 7ª giornata per rispetto del mio staff poi non ce l’ho fatta più. A Cagliari avevo iniziato bene, era arrivato anche il rinnovo, ma poi qualcosa si è rotto.
A Verona è stata l’esperienza peggiore, finita dopo 3 giornate e poi per due anni sono rimasto a casa. Senza una squadra, senza poter allenare. Ho sentito dire: “Di Francesco? Ma va, è finito”. Dentro di me ho sempre saputo di non dover dimostrare niente a nessuno. Soltanto a me stesso, una semplica cosa: che ero ancora in grado di fare questo lavoro. In questo momento, ho una serenità addosso devastante. Il mio Frosinone sta andando bene, ma non sto facendo niente di diverso da quando il Sassuolo volava o la Samp andava a picco. Sono una persona schiva, che sta scomoda in copertina. Spesso, questo modo di essere viene scambiato per debolezza. Sembro debole? Chissenefrega non mi interessa ostentare”.
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