Empoli, quattro gol subiti da corner nelle ultime sei gare. Zanetti: “Dalla trasferta di Roma abbiamo paura”

Photo LiveMedia/Agostino Gemito Naples, Italy, November 08, 2022, italian soccer Serie A match SSC Napoli vs Empoli FC Image shows: Paolo Zanetti Coach of Empoli Football Club he puts his hands on his forehead for the penalty awarded to Napoli during the Serie A match between SSC Napoli v Empoli Football Club at Diego Armando Maradona Stadium LiveMedia - World Copyright

Tre sconfitte di seguito in serie A dalle parti del Castellani non si vedevano dal dicembre 2018. Sulla panchina dell’Empoli sedeva Beppe Iachini e gli azzurri chiusero il girone d’andata con ben quattro ko contro Fiorentina, Sampdoria, Torino e Inter. Tempi lontani, rosa e classifica sono oggi migliori di allora, ma il trend intrapreso dalla squadra di mister Zanetti nell’ultimo mese desta qualche preoccupazione. L’ultimo successo in campionato risale al 23 gennaio scorso, quando il gol di Baldanzi piegò l’Inter al Meazza, poi sono arrivati tre pareggi e quattro sconfitte, che hanno riportato in toscani in zone di classifica poco confortanti. Il margine sul terzultimo posto è ancora di dieci punti, ma il periodo è delicato e, oltre alle ormai evidenti difficoltà di andare in rete, l’Empoli deve fare i conti con l’assenza di Vicario (il costato fa ancora male, difficile la sua convocazione per Bergamo) e un problema con i calci d’angolo.

Empoli, quando il corner diventa fatale: nelle ultime sei partite quattro i gol subiti dalla bandierina, tanti quanti nelle precedenti 20

La sconfitta interna contro l’Udinese ha confermato le recenti difficoltà di Luperto e compagni di difendere sui calci d’angolo. Il gol di Becao che ha sancito la vittoria dei friulani è infatti arrivato da uno dei cinque corner battuti da Lovric (che merita e avrà presto un approfondimento in merito). E i tifosi hanno iniziato a mugugnare per una brutta abitudine che gli azzurri hanno preso nelle ultime giornate. Sono infatti aumentati molto, troppo, i gol subiti da Vicario e Perisan da calcio piazzato. E Zanetti, nella conferenza stampa post-partita, ha ben esaminato il problema: “Sulle palle inattive, credo sia un problema di paura. Si è innescato qualcosa, forse nella gara contro la Roma, da lì abbiamo iniziato ad aver paura. La paura ti porta a sbagliare sempre sulla stessa cosa“. Un mix di ansia e agitazione iniziato nella trasferta dell’Olimpico del 4 febbraio scorso. Nei primi sei minuti, due corner dalla sinistra di Dybala, due gol giallorossi, con Ibanez e Smalling. Da allora, gli azzurri hanno subito altre due reti su calcio piazzato, contro Monza (Izzo) e Udinese (Becao). In totale fanno quattro nelle ultime sei partite. Tante quante nelle prime venti gare di campionato. Troppe per una squadra che, anche grazie al suo portiere, concede tanti tiri dalla bandierina agli avversari (finora 170, quasi sette a partita). La percentuale sul totale dei gol subiti è notevole (23,5%), peggio hanno fatto solo Lazio (31,6%), Milan (30%) e Cremonese (25%).

Che succede in area di rigore? La marcatura a zona non funziona (più)

Eppure non è cambiato nulla nella disposizione difensiva dell’Empoli. Zanetti ce lo ha spiegato: “Abbiamo la stessa struttura del girone d’andata, quando subivamo tantissimi calci d’angolo”. E’ vero, la squadra marca sempre nello stesso modo quest’anno, a zona, ma questo sistema non sembra più oliato come prima. E viste le ultime difficoltà, il tecnico aveva anche pensato ad un correttivo: “Avevamo messo il nostro miglior saltatore (Luperto, ndr) sulla seconda linea, la palla è arrivata lì e lui c’era. Non è una questione strutturale o altro“. Sfortuna ha voluto che il pallone colpito da Becao sia carambolato sulla nuca del difensore ex Napoli, mettendo fuori causa Perisan. “Non perdiamo fiducia. Abbiamo la fortuna di vivere il nostro momento più difficile in una situazione di classifica piuttosto tranquilla. Possiamo essere più lucidi e avere meno paura” ha detto Zanetti. Sfortuna o meno, la difesa traballante sui calci piazzati è un problema da risolvere il prima possibile.