Fiorentina, Bove: “A me piace giocare da mezzala.Le bandiere non esistono più? Non è solo colpa dei giocatori”

Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina, è così intervenuto in sala stampa: “Ringrazio il mister per le parole. Per me è una responsabilità positiva perché credo che per un giocatore averle è importante, la pressione positiva ti porta a far meglio. La pressione della piazza ci darà una grande spinta. Siamo stati lì e non abbiamo mollato di un centimetro. Nel primo tempo siamo stati troppo lenti con la palla, avevamo poca fiducia, nel secondo ritmo giusto, così abbiamo portato a casa una grande partita che ci darà una spinta verso un percorso migliore.

Siamo una squadra fatta di tanti ragazzi che hanno iniziato a conoscersi da poche settimane, alcuni meccanismi vanno imparati a memoria. Quando ti senti un po’ meno sicuro, devi guidare un po’ più fuori. A volte ci vuole più spensieratezza che non deve necessariamente arrivare quando sei sotto nel risultato, ma lì non è assolutamente facile ribaltarla. In casa forse un po’ più semplice con quest’atmosfera.

Posizione in cui preferisco giocare? A me piace da mezzala in un centrocampo a due o a tre, a due mi sento di più al centro del gioco, toccando più palloni entri in fiducia e vai sempre meglio. Anche il ruolo da trequarti più avanzato è quello un po’ più divertente, hai più possibilità di fare gol. Oggi in un’occasione potevo attaccare meglio il secondo palo ma mi metto a disposizione del mister, la duttilità è una qualità.

Io e Cataldi? Secondo me non è vero che non siamo riusciti ad imporci, Cataldi ha lasciato qualcosa nei ricordi dei tifosi. È quello in cui siamo stati di più, stiamo cercando casa e siamo insieme in albergo. Abbiamo avuto un distacco dalla nostra gioventù e sappiamo cosa si prova. Dobbiamo focalizzarci su ciò che abbiamo lasciato. A me fa ridere anche che non ci sono più bandiere nel calcio moderno, non è solo colpa dei calciatori, alla fine la società guarda i propri interessi senza scrupoli, è questa la cosa che ha portato magari noi ad andare via. Uno prende atto. Siamo finiti in un posto in cui ci siamo sentiti subito a casa.

Io di mio tendo ad essere un po’ più tranquillo sul dire la partita della svolta. Gara davvero importante perché non fare punti oggi sarebbe stato un problema ma per me dobbiamo focalizzarci su come è arrivata questa vittoria. C’è da migliorare in tante cose, lo sappiamo, è sotto gli occhi di tutti. Non deve mancare mai questo attaccamento alla partita, il non disunirci, il tempo di riprendere la partita c’è sempre. Se ognuno di noi ha questo spirito diventa tutto più semplice”.

Lisa Grelloni

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