Fiorentina, Ferrari: “Commisso non vende”, Pradè: “Se Italiano poteva fare di più? No polemiche”. Palladino si presenta

Al Viola Park sono intervenuti il DG Alessandro Ferrari ed il DS Daniele Pradè queste le loro dichiarazioni:

Daniele Pradè: “Abbiamo definito gli ultimi dettagli con Palladino. Ringraziamo Galliani che ci ha dato il permesso di fare tutto anticipando la scadenza del 30 giugno. E adesso è giusto presentarvelo. Contratto fino al 2026”.

Raffaele Palladino: “Vi ringrazio per essere qui, ringrazio il Presidente Rocco Commisso, l’ho sentito telefonicamente. Mi ha colpito la sua grande passione ed umanità. Ringrazio il DG Ferrari ed il DS Pradè, mi hanno voluto fortemente ed in due minuti ci siamo trovati d’accordo. Sono motivato e carico, rappresento un club glorioso e prestigioso con una grande storia e mi rendo conto di essere arrivato in una società importante. Darò tutto me stesso, i tifosi mi hanno sempre colpito per la passione cercherò di dare loro una gioia”

INIZIO CONFERENZA PRADÈ E FERRARI:

Voci sulla vendita società? Cosa vi ha convinto di Palladino. Ferrari: “Commisso lo ha detto più volte, Commisso è felicissimo di stare qui continuerà ad investire. Non c’è nessuna trattativa per la cessione”. Pradè: “Ringrazio in primis Vincenzo Italiano, abbiamo lavorato benissimo e gli auguro il meglio. Palladino? Pensavamo anche ad Aquilani, ma in questo momento Palladino è ciò che ci serviva. È ambizioso, lo avete sentito. Ha il fuoco dentro, lo stesso della nostra società. Vero, la sconfitta non l’abbiamo metabolizzata, ma serviva anche a noi nuova linfa”.

Quali sono gli obiettivi societari? Ferrari: “Siamo una società che vuole arrivare ogni anno nelle migliori situazioni, abbiamo una base da qualificazione europea, vogliamo andare più in alto per festeggiare con i tifosi. Il Viola Park è al centro della nostra società, ci permette di stare tutti insieme”.

Sul mercato come trasformerete queste ambizioni? Pradè: “Abbiamo fatto un lavoro attento nello scouting ed è per questo che ringraziamo Burdisso. Abbiamo idee ben chiare, e con Palladino condivideremo ogni scelta. Vogliamo migliorarci, non ci basta l’ottavo posto. Eravamo a 3 punti dalla sesta. Abbiamo perso partite incredibili, ci avrebbe dato una dimensione diversa”.

Avete parlato dei singoli? Pradè: “Non abbiamo parlato. Non abbiamo approfondito”.

Castrovilli, Bonaventura, Duncan e Kouamè. Pradè: “Valuteremo con Palladino, su Kouamè ti posso dire che abbiamo esercitato l’opzione ed è nostro”.

C’è un’idea per un centravanti. Quali sono i termini dell’accordo con Palladino. Ferrari: “Biennale con opzione per terzo anno”. Pradè: “Cerchiamo un grande centravanti. È stato un mio errore non sostituire bene Vlahovic. Ma si, è una priorità”.

Budget e monte ingaggi? Pradè: “E pensa che eravamo a tre punti”. Ferrari: “Non siamo soddisfatti di essere arrivati ottavi. Il nostro è un programma per alzare le mire. Stiamo investendo tanto. Il budget? A Commisso interessano operazioni dove siamo tutti convinti, non ci sono problemi di budget in tal senso. La società è sana e solida, abbiamo preoccupazioni per lo stadio e su dove giocheremo ecco perché impossibile farla”. Pradè: “Dobbiamo guardare il fair play finanziario, è purtroppo molto restrittivo per noi e specie per la Fiorentina. Alzare l’asticella non è facile, davanti hai carrarmati ma noi siamo solidi. Abbiamo sfiorato imprese e adesso dobbiamo raggiungerle, cercheremo di sbagliare meno possibile. Ce la metteremo tutta. Abbiamo scelto Palladino perché siamo ambiziosi tutti”.

Stadio ci sono novità? Ferrari: “Abbiamo letto tante cose, manderemo un comunicato ufficiale al Comune domani chiedendo di non iniziare i lavori al Franchi, è troppo complesso iniziare senza copertura totale finanziaria. Abbiamo bisogno di organizzarci, ad oggi la visibilità sul Franchi è di un anno e non abbiamo risposte. Cercheremo di limitare dei danni in termini economici”.

Voglia di rivincita? Pradè: “Nel 2012 la risalita fu da una squadra di salvezza, adesso una che ha perso tre finali. Qui dobbiamo aggiungere non fare rivoluzione totale, nel 2012 cambiammo 18 elementi. Qui abbiamo basi solide, ammetto i miei errori ma abbiamo fatto anche bene. Ci saranno anche dei meriti. Entusiasmo però si, tanto”.

Nico è incedibile: Pradè: “99% incedibile ma nel calcio mai dire mai. Resta qui al 99%”.

Cifra sul mercato ed il monte ingaggi verrà alzato? Ferrari: “Non c’è una cifra, è un discorso di operazioni e di quello che proveremo a fare. Il monte ingaggi è importante e dovremo vedere chi rimane e chi no con Palladino. Avremo un incontro con il mister in cui capiremo le sue preferenze tecniche e su quello che abbiamo in casa, non voglio evitare la domanda”. Pradè: “Il nostro monte ingaggi non deve superare una quota che è in base ai nostri ricavi. Il salary cap, oggi, è una cosa molto restrittiva specie per la Fiorentina. Noi siamo la società con  il miglior bilancio che c’è in Italia: non porta le vittorie, è vero, ma è importante lo stesso”.

Che titolo dareste alla terza fase? Ad Italiano chiedeste identità. E a Palladino? Pradè: “La parola è ambizione. Vogliamo migliorare”

Come ha preso il Presidente il comunicato dei tifosi? Ferrari: “Siamo dispiaciuti per Atene, non andare ai microfono è stato un errore eravamo arrabbiati, abbiamo sbagliato. È difficile ammetterlo. Vogliamo essere trasparenti”. Pradè: “Non ricordo gennaio (ride ndr). Gennaio è un mercato difficile. Chi ha i giocatori forti se li tiene, ne abbiamo puntato uno ed abbiamo impiegato tanto tempo. Ma alla fine l’altra società ha scelto di non vendere (Gudmundsson). Sono arrivati Belotti e Faraoni, due calciatori che si sono integrati al meglio. L’altro era Zaccagni ma non abbiamo fatto trattativa”.

Quanta distanza c’è con quelli davanti. Europa League? Pradè: “Parliamo di alzare l’asticella perché sei ottavo con rammarico. Forse troppe partite, troppi infortuni? Troppi pali e rigori sbagliati? Non so. Per alzare l’asticella intendiamo più di settimi, ci proveremo ad essere nel gruppone di quelle davanti. Tifosi? Firenze è incredibile, soffro che non sento l’amore che do io a Firenze indietro, ma è complicato. Il mio è un sentimento forte”.

Volete certezze per lo stadio? Qualche forza politica vi ha presentato alternative? Ferrari: “Nessuno ci ha presentato niente. Il tema stadio è delicato. Per noi è un discorso di struttura, non è politica. Lo è diventata per via del discorso del monumento. Cercheremo di avere risposte di uno stadio terminato al 100%. Non vogliamo festeggiare il centenario con le gru (2026 ndr)”.

Budget e fair play da rispettare. Per fare acquisti importanti serviranno cessioni? Amrabat? Ferrari: “Se ci sono operazioni che ci interessano proveremo a farle con le nostre potenzialità ovviamente”. Pradè: “Nessuna risposta dal Manchester per Amrabat, io lo terrei ma non sembra che lui abbia questo in testa. Credo voglia rimanere in Premier”.

Biraghi e Bonaventura saranno elementi di continuità? Pradè: “Biraghi ha un contratto, Bonaventura è a scadenza. Una cosa è sotto contratto un’altra no. Siamo contentissimi di entrambi. Per Bonaventura dobbiamo vedere con Palladino”.

Società che spendono più di ciò che potrebbero. Cosa ne pensate? Ferrari: “Serve controllo. Il Governo ne aggiungerà un altro. Bisogna intervenire ed essere consapevoli sui rischi. Speriamo che Lega FIGC e Governo controllino. La competizione deve essere equilibrata rispettando le regole tutti”.

Castrovilli rimarrà? Pradè: “Ho sentito stamani il suo agente, ci incontriamo a breve per capire le soluzioni. Siamo contenti che sia rientrato. Ottimo il suo recupero”.

Innesti nella parte aziendale? Ferrari: “Vogliamo chiudere la stagione sportiva e poi impostare la nuova per ciò che serve. Ringrazio lo staff della comunicazione perché stanno andando di fatto avanti da soli, è un ottimo team”. Pradè: “È passato poco dalla scomparsa di Barone. Io penso che l’unica persona che poteva sostituire Joe è Alessandro Ferrari. Il motivo è legato al suo essere onnipresente. Mi chiamava trenta volte al giorno durante il mercato anche sui giovani. Sappiamo ciò che faceva. Sono convinto che porteremo avanti questo lavoro”.

Negli ultimi anni c’è stato autofinanziamento. Avete bisogno di vendere per giocatori veri? Pradè: “Oltre a comprare calciatori veri servono idee vere. Per il centravanti non è facile. Lui ad esempio prima attende i top club, ed ovviamente non abbiamo la forza di prendere giocatori di prima fascia. Noi dobbiamo stare attenti al fair play finanziario, ma se c’è una situazione da aggredire immediatamente abbiamo l’ok dal Presidente di farla”.

Beltran errore per ruolo? Pradè: “Beltran è forte, siamo contenti di lui. Siamo convinti che dopo un anno di esperienza farà benissimo. Per il ruolo per noi era una prima/seconda punta, la posizione la sceglie il mister. Io lo vedo più negli ultimi 25 metri”.

Italiano ha scelto di andarsene? Pradè: “Gennaio non c’entra niente. Finiscono cicli, situazioni e motivazioni. Abbiamo provato in ogni modo a farlo restare ma ci siamo lasciati in modo bellissimo. Vi garantisco che gennaio non c’entra niente”.

Come recuperare lo scetticismo e se sente responsabilità per questo mercato. Pradè: “Mi dispiace per lo scetticismo. I tifosi ci hanno sempre sostenuto fino alla partita di coppa. Recuperarlo con i risultati è poco. Teniamo alla città, al club, a loro. Mi sento tutta la responsabilità addosso. Abbiamo finito domenica 2 giugno e già la notte lavoravamo. Ho la fortuna di stare in un club dove la responsabilità è condivisa. Abbiamo tutti chiesto scusa, il dolore annebbia la lucidità”.

Goretti è ufficiale? Pradè: “Si, sarà il nuovo Direttore Tecnico”.

Zaniolo? Pradè: “Troppo presto”.

Squadra under 23? Pradè: “Eravamo sul treno per andare a Bergamo, Barone giovedì avrebbe avuto un incontro con Commisso. Il primo punto era la questione under 23 che volevamo assolutamente fare nonostante i problemi dello stadio, ma volevamo lavorare per questo giocando qui vicino. Dopo la scomparsa però non c’è stata la forza e la volontà di portarla avanti”.

Pensate che Italiano potesse dare di più? Pradè: “Non faccio polemiche siamo contenti di ciò che ha fatto”.

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