Fiorentina, un errore non vendere Kayode? Forse aveva ragione Pradè… Palladino non lo vede e rischia di svalutarsi

Michael Kayode, terzino destro classe 2004 è uno dei giovani più interessanti del panorama calcistico italiano. Infatti, “Kayo”, è il secondo calciatore della Fiorentina per valore di mercato di 25 milioni (Transfermakt). È stato Vincenzo Italiano l’anno scorso, dopo il grave infortunio di Dodò, a lanciarlo titolare in molte partite (22 dal 1′, condite da 1 assist ed 1 gol) nei quattro di difesa come terzino a destra. Il giovane italiano ha sfoggiato delle buone prestazioni non facendo troppo rimpiangere il brasiliano. In questo modo la Fiorentina sulla fascia destra si è ritrovata due ottimi calciatori sia dal punto di vista di “gamba” che di tecnica.

Da Italiano a Palladino, il mondo ribaltato di Kayode

In estate però la Fiorentina ha cambiato allenatore, ora c’è Raffaele Palladino. Nel contempo Dodò è rientrato a pieni regimi. Il tecnico partenopeo gioca con il 3-4-2-1, pertanto tutto un altro modulo, ed il preferito in questo ruolo è proprio il brasiliano. Il terzino della Nazionale italiana Under 21, aveva così parlato in merito al suo ruolo dopo l’approdo di Palladino sulla panchina viola: “Il mister mi ha chiesto di provare da terzo centrale in questo primo mese. L’avevo già sentito e io sono disponibile: dove mi mette, io cerco di dare il massimo. Sarà la seconda stagione, ho grandissima emozione e stimolo. Ho fatto un anno e non conta niente. Non devo pensare alla scorsa stagione ma solo a questa. Tra Italiano e Palladino ci sono richieste diverse”. 

In quella posizione di campo però, come “braccetto”, Michael Kayode è apparso in difficoltà, in particolare durante la partita di Conference League contro la Puskas Akademia, quando dopo soli 8’ ha causato un rigore per gli avversari e poi al 12’ ha perso la palla che ha innestato la rete del 2-0 degli ungheresi. Da lì, Palladino ha iniziato a vederlo meno preferendogli sempre Dodò. In Serie A, in questa stagione, ha giocato appena 17′ da subentrato alla prima contro il Parma. È stata questa la sua ultima apparizione in campo, dunque attualmente fa “la riserva di lusso”.

Fonte foto: Profilo Instagram ACF Fiorentina

Sirene dalla Premier confermate dal ds Pradè. Ma Commisso non l’avrebbe mai lasciato partire

Il mercato in quel periodo era ancora aperto e diversi club hanno bussato, soprattutto dalla Premier League, alla porta della Fiorentina per strappare il gioiellino. Secondo TMW, il Brentford e l’Aston Villa ci hanno provato seriamente, ma la squadra viola non ha mai aperto ad una sua cessione. È stato lo stesso Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, a confermare ciò: “Lui neanche lo sa ma di offerte ne ha avute, più di una. Se mi chiedi, personalmente ho anche pensato a cederlo, ma il presidente non l’avrebbe mai fatto e non ho avuto neanche il coraggio di chiederglielo. Lui in più è un ragazzo eccezionale che ha margini importanti e credo non fosse pronto già adesso a un passo così importante. Per Kayode c’era anche un top club. E poi in Premier League, per quello che fatturano, sono tutti top…”. 

Quello che viene spontaneo da domandarsi ora è: perché non è stato ceduto? È vero che il giovane Kayode è uno dei pupilli di Rocco Commisso, come spiegato da Pradè, che lo vede come un suo “figlio” sportivamente parlando, ma Raffaele Palladino sembra proprio non vederlo nella sua formazione. A gennaio la Fiorentina potrebbe dunque decidere di cederlo (se il minutaggio resterà basso) ma nel contempo, essendo sempre in panchina e non riuscendo a mettersi in luce, non ci rimetterà solo la squadra viola in termini di valutazione economica? Sappiamo com’è il mondo del calcio… Basta “poco” per far scendere il prezzo anche se si tratta di un prospetto interessante con una carriera tutta da costruire. 

LEGGI ANCHE, Repubblica rivela: “È stato Gudmundsson a rifiutare l’Inter, non il contrario. Alla Fiorentina ruolo da protagonista”

Lisa Grelloni

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