Il derby dei due Golfi: Napoli-Salernitana

Nel weekend torna il derby campano più sentito, quello tra Napoli e Salernitana. I partenopei sono ad un passo dal terzo scudetto della propria storia e vogliono festeggiarlo proprio nel derby. I granata, invece, stanno vivendo un ottimo momento sotto la guida di Paulo Sousa e vogliono rovinare la festa del Maradona. Inoltre, c’è un dato che la compagine granata vuole cancellare: in quattordici derby giocati in casa del Napoli, la Salernitana non ha mai vinto, avendo collezionato cinque pareggi e nove sconfitte. Il derby dei due Golfi ha sempre attirato migliaia di spettatori e regalato momenti indimenticabili per entrambe le tifoserie.

Photo LiveMedia/Agostino Gemito Salerno, Italy, January 21, 2023, italian soccer Serie A match US Salernitana vs SSN Napoli Image shows: Krzysztof Piatek of US Salernitana competes for the ball with Stanislav Lobotka of SSC Napoli during the Serie A match between US Salernitana 1919 v SSC Napoli at Arechi Stadium LiveMedia – World Copyright

Il derby di Stampacchia

Il primo derby in assoluto si gioca l’11 marzo 1945 allo stadio della Liberazione, l’attuale Collana al Vomero, ed è valevole per il Campionato Campano 1945. I gol dell’azzurro Rosellini e del granata Valese fissano il punteggio finale sull’1-1. Il Napoli interrompe così la striscia di 6 vittorie consecutive della Salernitana, la quale resta imbattuta in campionato. Un paio di mesi dopo si gioca la gara di ritorno al Comunale di Salerno, l’odierno Vestuti, e si assiste ad un curioso episodio riguardante l’arbitro Stampacchia di Napoli. Sul punteggio di 1-1, il direttore di gara concede un penalty agli azzurri al 35’: sugli spalti si scatena la rabbia, tanto che alcuni facinorosi tentano di invadere il campo, prontamente fermati dalle forze dell’ordine. Il calcio di rigore viene fallito da Mazzetti, mentre tra il pubblico torna la calma. Al triplice fischio, però, molti tifosi granata invadono il terreno di gioco per raggiungere l’arbitro Stampacchia, protetto dai calciatori e dalle forze dell’ordine. All’improvviso viene esploso un colpo di pistola. L’arbitro stramazza al suolo. I disordini cessano all’istante in un silenzio assordante. Il corpo dell’arbitro viene portato negli spogliatoi dove, tra lo stupore dei presenti, Stampacchia riapre gli occhi. Il direttore di gara si era finto morto per calmare gli animi dei tifosi.

La Serie A e l’esordio dell’ippocampo

La Campania ha il primo derby in Serie A nella stagione 1947-48 grazie alla Salernitana e al Napoli. La gara di Salerno finisce con un pirotecnico 3-3: doppio vantaggio partenopeo nel primo tempo, rimonta granata nella ripresa con sorpasso all’86’ e pareggio finale azzurro allo scadere. Il ritorno a Napoli si gioca in un clima di totale sportività sugli spalti. L’arbitro Savio di Torino annulla ben tre reti, due alla Salernitana e una al Napoli. Il derby si chiude quindi sullo 0-0: per i granata è un punto d’oro perché escono dalla zona retrocessione, mentre per gli azzurri non cambia niente, malinconicamente ultimi. A fine stagione, entrambe le formazioni retrocedono in Serie B. Nel derby di Napoli del 1949-50, la Salernitana scende in campo con la classica maglia granata su cui è cucito per la prima volta lo stemma dell’ippocampo. L’esordio del cavalluccio non è fortunato perché il Napoli fa sua la vittoria grazie ad un rigore all’86’ realizzato da Soldani. Al momento di battere il penalty, nessun calciatore azzurro si presenta sul dischetto vista la posta in palio e i tanti rigori sbagliati durante la stagione. Alla fine, il coraggio di Soldani è ripagato, per la gioia dei tifosi partenopei.

Photo LiveMedia/Carmelo Imbesi Salerno, Italy, October 31, 2021, italian soccer Serie A match US Salernitana vs SSC Napoli Image shows: Salernitana’s forward Franck Ribery takes a free kick LiveMedia – World Copyright

Maradona incanta

Dopo circa trent’anni, il derby dei due Golfi torna in Coppa Italia nel 1982-83. La Salernitana cerca costantemente di uscire dall’inferno della Serie C, mentre il Napoli è tra le grandi della Serie A. Al Vestuti, gli azzurri trovano una strenua resistenza granata, ma alla fine riescono ad ottenere la vittoria grazie ad un rigore di Ferrario. Si tratta del primo successo partenopeo a Salerno. Tre stagioni dopo il derby si gioca ancora in Coppa Italia. Per favorire un maggior numero di spettatori, il campo viene spostato dal Vestuti al San Paolo. Il protagonista assoluto del match è Diego Armando Maradona, il miglior calciatore di sempre insieme a Pelè. Il “Pibe de oro” sblocca il punteggio al 5’ con una straordinaria punizione e raddoppia alla mezzora su rigore, dopo il momentaneo pareggio granata di Billia dal dischetto. Maradona dà spettacolo con una serie di dribbling e giocate da fuoriclasse che incantano l’intero stadio, compresi i salernitani. Un filtrante di Maradona provoca l’autogol di Manzo che fissa il punteggio sul 3-1. Nel finale c’è gloria per il portiere granata Mair, il quale nega la tripletta a Maradona respingendogli una punizione.

Scontri, Lazzaro e coreografie iconiche: i derby del nuovo millennio

Salernitana e Napoli tornano ad affrontarsi in campionato a cavallo del nuovo millennio. Scontri tra le tifoserie e sfottò sugli spalti accompagnano i derby di questo periodo. Il culmine della rivalità si ha nella stagione 2001-02 in cui entrambe le formazioni ambiscono alla promozione in Serie A. Il derby di andata si gioca il 27 gennaio al San Paolo, tre mesi dopo la data prevista a causa dell’inagibilità dell’impianto napoletano. L’equilibrio del match si spezza al 63’ quando Villa porta in vantaggio il Napoli sugli sviluppi di un angolo. Il pubblico partenopeo esulta e nemmeno l’espulsione di Graffiedi poco dopo intacca la loro euforia. Allo scadere un paio di tifosi napoletani invadono il terreno di gioco, costringendo l’arbitro Rosetti a prolungare il recupero. All’ultimo minuto, la Salernitana guadagna un calcio di punizione, battuto corto; Di Vicino calcia in porta colpendo il palo, sulla ribattuta arriva Lazzaro che di destro firma l’1-1, con l’intera retroguardia azzurra impietrita. Il settore ospiti è in delirio, mentre a bordo campo il sempre impassibile Zeman lascia trasparire un accenno di sorriso. Lazzaro al 94’ è entrato di diritto nella storia della Salernitana e tutt’oggi menzionato negli sfottò tra i tifosi. Due mesi più tardi va in scena il match di ritorno all’Arechi, uno dei derby più memorabili di sempre e scontro diretto per la lotta promozione. La Curva Sud dell’Arechi accoglie le squadre con la celebre coreografia “Napoli: 10 piani di morbidezza”. Passano appena quattro minuti e la Salernitana è già in vantaggio grazie a un gol di petto di Vignaroli. L’Arechi esplode e diventa una bolgia al 39’ quando Giacomo Tedesco raddoppia con un bolide dalla distanza. La reazione napoletana arriva nella ripresa con la rete di Stellone, ma la Salernitana di Zeman è inarrestabile, trascinata dal calore del proprio pubblico. Il 3-1 finale lo firma Bellotto al 73’: è festa grande all’Arechi.

Photo LiveMedia/Carmelo Imbesi Naples, Italy, January 23, 2022, italian soccer Serie A match SSC Napoli vs US Salernitana Image shows: Napoli’s forward Lorenzo Insigne scores on a penality kick the goal of 4-1 LiveMedia – World Copyright

Di nuovo in A

Negli anni successivi, Napoli e Salernitana hanno conosciuto l’onta del fallimento societario, la fatica della risalita dai bassifondi della Serie C e della Serie D, fino al ritrovarsi nello stesso campionato nella scorsa stagione. Il 31 ottobre 2021 il derby dei due Golfi è tornato a giocarsi in campionato. Da una parte la Salernitana di Ribery, neopromossa e penultima con lo spettro dell’esclusione per mancanza di acquirenti, dall’altra il Napoli di Spalletti, imbattuto e al comando della Serie A con il Milan. La punizione di Ribery intuita da Di Lorenzo, che nega il primo gol granata del francese, e la rete decisiva di Zielinski sono le immagini di quella gara. Match che segna la seconda vittoria napoletana a Salerno, la prima in campionato. Il 4-1 azzurro del Maradona è caratterizzato dalle polemiche per i due rigori dubbi con annessa espulsione di Veseli assegnati al Napoli. In particolare, il secondo, in cui un tiro di Insigne colpisce il fianco di Veseli e non il braccio come erroneamente visto da Pairetto. Proprio Insigne, a fine partita confessa a Mertens che il fallo non c’era. I gol di Di Lorenzo e di Osimhen all’Arechi lo scorso 21 gennaio hanno permesso al Napoli di battere la Salernitana e chiudere il girone di andata con la quota record di 50 punti.

Queste sono le storie che più hanno emozionato i tifosi napoletani e salernitani. Questo è il derby dei due Golfi, il derby tra Salernitana e Napoli. Il prossimo capitolo di questa rivalità sarà scritto questo weekend, un capitolo che può assumere tinte tricolori. Non ci resta che viverle, su il sipario.

Francesco Pio Fasano

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