Il mistero gaudioso di Cristiano Biraghi: e se fosse proprio lui ad alzare una coppa?
Partiamo dalla fine. Minuto 89, fallo su Mandragora a centrocampo, il Verona non chiede la distanza. Montipo’, portiere degli scaligeri, si avventura qualche metro fuori dall’area piccola ignaro del destino che lo colpirà di lì a poco. In mezzo a tutto questo Cristiano Biraghi, da poco subentrato a Terzic, ha un’idea meravigliosa: calciare da oltre la metà campo ed impallinare l’improvvido numero uno gialloblu’. Come Quagliarella, come Mascara, come Recoba, noi preferiamo dire… come Paolone Monelli. Dunque Verona-Fiorentina 0-3, partita finita, Fiorentina salva. Da oggi si pensa alle coppe. Però, c’è un però: qualcuno accusa lo stesso Biraghi di condotta antisportiva perché avrebbe calciato con Mandragora a terra e con un paio di veronesi intenti a rialzarlo. Impossibilitati, quindi, a coprire il pallone. Ma non è tutto: questi “qualcuno” (molti più di uno) non sono tifosi avversari, ma sono in gran parte tifosi della Fiorentina i quali, mossi da improvviso buonismo ed impronosticabile umanità, non accettano la “furbata” ed arrivano a dire: “io queste cose non le sopporto, io non ho nemmeno esultato”. Biraghi, poi, ci mette del suo correndo sotto lo spicchio viola con le mani alle orecchie, chiedendo applausi e riconoscenza. Allora, che Cristiano Biraghi non piaccia (eufemismo) alla tifoseria viola… lo sappiamo. Storie di errori sul campo, critiche impietose, risposte piccate del calciatore a mezzo stampa. Che la tifoseria viola vorrebbe Terzic titolare (e di conseguenza Biraghi in panchina, meglio se in tribuna) lo sappiamo. E ancora: che la stessa tifoseria viola si senta al di sopra di tutto e di tutti, arrivando ad ipotizzare il delitto di lesa maestà se qualcuno osa contrapporsi… anche questo lo sappiamo. Però, noi che tifiamo viola ma facciamo anche cronaca, sappiamo per certo una cosa, anzi due: che la Fiorentina deve essere un fine e non un mezzo, ed è la Fiorentina ad essere al di sopra di tutto e tutti, anche dei tifosi. Infine una domanda: e se tra qualche settimana fosse proprio Biraghi ad alzare una coppa? Qualcuno non esulterebbe? Qualcuno criticherebbe il modo in cui l’ha alzata (eh, vuoi mettere Batistuta e Rui Costa?) Qualcuno vorrebbe che Biraghi fosse infortunato/squalificato affinché non sia lui a troneggiare nella foto ufficiale? Ad un alieno venuto da Marte queste sembrerebbero cose assurde, impossibili, irreali, ed invece… Comunque, ai posteri l’ardua sentenza e attenzione: a pensarla così sono in tanti, tantissimi. Troppi.
Editoriale a cura di Stefano Borgi
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